A Busto la maggioranza blinda il PUMS. Il sindaco: «La bozza? Non l’abbiamo letta»

BUSTO ARSIZIO – Da mesi è il principale oggetto di discussioni interne alla maggioranza, e nemmeno troppo nascoste, ma in commissione per ora non c’è niente di cui parlare. La bozza del PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, diventa un caso politico nella seduta di commissione lavori pubblici richiesta da Pd e Progetto in comune. «Non l’abbiamo ancora letta» sostiene il sindaco Emanuele Antonelli, mentre i consiglieri fanno quadrato e negano che ci sia qualcosa di cui discutere. Ma per il Pd è «una patata bollente».

Niente da dichiarare

«Ragioniamo sul nulla, a proposito di contenuti che non esistono» attacca Alessandro Albani (Lega), mentre Luca Folegani (FdI) ribadisce che «non c’era urgenza di convocare la commissione perché non c’è un documento su cui discutere». Quelle che circolano «sono bozze su cui la maggioranza sta discutendo e dando indicazioni per terminare il lavoro» aggiunge Orazio Tallarida (Forza Italia). «Non c’è ancora nessun documento perché non ci è chiaro nemmeno a noi – sottolinea Matteo Sabba (Lista Antonelli) – quando ci sarà una condivisione verrà proposto all’assise pubblica e se ne discuterà» Lo conferma anche l’assessore alla mobilità Salvatore Loschiavo: «Questa bozza verrà approfondita e corretta dai gruppi di maggioranza, in maniera che arrivi in consiglio una bozza definitiva. Se avete osservazioni sul documento la commissione interna alla maggioranza li potrà valutare».

Caso politico

Un muro di gomma per blindare questa delicata fase di dibattito politico sul Piano, che dovrà essere valutato da un gruppo di lavoro formato da rappresentanti di tutti i gruppi di maggioranza. Eppure la bozza, oggetto di scontro in maggioranza oltre che di un disvelamento sulla stampa definito «indegno» da Sabba, in realtà c’è ed è finita sul tavolo dei consiglieri del PD in seguito ad un normale accesso agli atti, come in loro potere. «Non l’ho ancora letta – rivela rivolgendosi ai Dem il sindaco Emanuele Antonelli – visto che voi l’avete letta e noi no, magari ci potete dire le cose che vanno e no. Questo è l’aiuto che ci potete dare».

I dubbi del Pd

E se Cinzia Berutti insiste per entrare nel merito del «documento che non esiste», sollevando questioni come il porfido in via Cavallotti, che il sindaco Antonelli prontamente smentisce proprio «perché crea problemi a chi è in carrozzina», oppure il «traffico pesante su vie che attraversano quartieri popolosi» o ancora gli «hub logistici a servizio della ZTL», il capogruppo Pd Maurizio Maggioni non ci sta: «Le commissioni sono inutili nel momento in cui le si vuole far diventare inutili». La polemica è dietro l’angolo. «Il Pd ci fa spendere mille euro inutilmente e vuole l’anarchia – attacca Matteo Sabba, contestando la richiesta di convocazione della commissione e i costi di gettoni di presenza e straordinari del personale – se ci sono delle regole, vanno rispettate». Suscitando così il sarcasmo della consigliera Berutti: «Noi faremo spendere mille euro, ma ad oggi ne sono stati spesi 46mila euro per qualcosa che non esiste».

Blindato o congelato?

«Ci stiamo ragionando, con calma – chiosa Sabba – non c’è nessuna fretta visto che non c’è nessun obbligo». E quindi più che blindato, sembra quasi che il PUMS della discordia potrebbe essere congelato.

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