Alessandria-Pro Patria: 1-2. Tigrotti in 10, Castelli fa 13 in rovesciata

DOPPIETTA DEL BOMBER: SALVEZZA IN CASSAFORTE

Davide Castelli (foto Marco Giussani - Aurora Pro Patria 1919)

ALESSANDRIA – La barca è in porto. Nella terzultima giornata di regular season, la Pro Patria espugna 1-2 il “Moccagatta” di Alessandria e taglia di fatto il traguardo della salvezza, lasciandosi peraltro aperto più di uno spiraglio per accedere ai playoff.

Contro i già retrocessi grigi di Jonatan Binotto (quinto tecnico avvicendatosi nella tormentata stagione piemontese dopo Fiorin, Zaza, Banchini, due volte, e Pirozzi) i tigrotti di Riccardo Colombo – pur senza Lombardoni, Mallamo e Pitou e in inferiorità numerica dal 63′ per il doppio giallo a Saporetti – archiviano la pratica alessandrina, grazie alla doppietta nel primo tempo di Castelli, a segno al 5′ da rapace d’aria e al 25′ con una spettacolare rovesciata (nel mezzo il regalo del momentaneo pari di Mastalla al 15′).

Per la Pro, salita a quota 46 punti (di cui 27 nel girone di ritorno), è la 12esima vittoria in campionato, l’ottava in trasferta, l’ottava nel 2024. Un giusto premio per i cento cuori biancoblù al seguito, incessanti nel tifo.

Le pagelle: goleador mvp

Rovida 7; Minelli 6, Saporetti 5.5, Moretti 6.5; C. Renault 6 (16′ st G. Renault 6), Nicco 6.5, Ferri 6.5, Ndrecka 6.5; Stanzani 6 (30′st Bertoni sv), Citterio 6.5 (19′ st Fietta 6.5); Castelli 7.5 (30′st Parker 6). All. Colombo: 6.5

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Castelli ne fa 13, Pro mezz’ora in 10

Senza Lombardoni, Mallamo e Pitou, i tigrotti di Colombo – con Citterio titolare – sbloccano il risultato al primo affondo, con Davide Castelli che al 5′ devia in rete in cross dalla sinistra di Ndrecka, proprio mentre gli ultras biancoblù fanno il loro ingresso allo stadio. Per l’ex Villa Real è il 12esimo sigillo in campionato. Con la partita in discesa, i bustocchi riescono a rimetterla in equilibrio, regalando al 15′ il pari a Alessandro Mastalli sugli sviluppi di una rimessa laterale. Ndrecka su punizione prova a rimettere la freccia, ma il gol del nuovo sorpasso è solo rimandato: al 25‘ Citterio costringe Spurio ad una super parata, ma sulla respinta Davide Castelli non perdona, siglando l’1-2 in rovesciata. Chapeau! Al 32′ Siafa viene graziato di un rosso (fallaccio su Nicco), ma all’intervallo è 1-2. Risultato che resiste fino al triplice fischio finale, con la Pro brava a gestire nella ripresa il risultato, nonostante mezz’ora di inferiorità numerica per l’espulsione al 63′ di Saporetti per doppio giallo, con Fietta ad agire da centrale e Rovida a togliere qualche castagna dal fuoco.

In & Out: buon viaggio Tino

In una settimana segnata purtroppo dalla prematura scomparsa a soli 51 anni di Tino Borneo, allenatore delle giovanili biancoblù nonché collaboratore di Montanari in prima squadra, la Pro Patria di Patrizia Testa (ad Alessandria presenta la figlia, e vice pres, Stefania) ipoteca meritatamente la permanenza in categoria (è la sesta stagione consecutiva, dopo la promozione con scudetto del 2018). E lo fa in una piazza storica del calcio italiano che perde il professionismo al termine di una stagione societariamente travagliata, per non dire altro. Questo per ribadire il grazie a Patrizia Testa e a San Sandro Turotti, anche se l’ambiente prodotto attorno alla Pro Patria – ultras a parte – è sempre più desolante: occorrono risorse, principalmente economiche ma non solo (chi ha detto Giorgio Ferrario ?), per provare a riaccendere l’entusiasmo e riavvicinare tifosi e investitori ai colori biancoblù.

La maglia…

Ti aspetti un romantico Alessandria-Pro Patria (10 precedenti in serie A), fra due club dalle maglie più belle e invidiate d’Italia, e invece – appena saliti gli scalini del mitico “Giuseppe Moccagatta” – vedi gli orsi mandrogni in campo con la loro tradizionale e storica maglia grigia e i bustocchi con la loro gloriosa casacca biancoblù. Ah no, ci siamo sbagliati: completo rosso per i tigrotti (del resto il biancoblù e il grigio/nero possono cromaticamente confondersi), con l’unica maglia biancoblù in tribuna, indossata con fierezza da Alessia, la nipotina di Ndrecka. Ma questo è il tanto amato calcio moderno: lo avevamo già capito a Caravaggio, con l’Atalanta a farsi beffa in campo e fuori della Pro, e il concetto è stato ribadito persino ad Alessandra. Avanti così…

Il tabellino

Alessandria-Pro Patria: 1-2 (1-2)

Marcatori: Castelli (P) al 5’pt, Mastalli (A) al 15’pt, Castelli (P) al 25’pt

ALESSANDRIA (4-3-1-2): Spurio; Ciancio, Rota, Gega, Rossi (34′ pt Nunzella); Sepe (1′ st Pellegrini), Nichetti (36′ st De Ponti), Pellitteri; Mastalli; Samele (15′ st Gazoul), Siafà (15′ st Laukzemis). A disposizione: Farroni, Cusumano, Soler, Femia, Barmaz, Ndir, Foresta, Busatto, Fiumanò, Mangni. Allenatore: Binotto

PRO PATRIA 1919 (3-4-2-1): Rovida; Minelli, Saporetti, Moretti; Renault C. (15′ st Renault G.), Nicco, Ferri, Ndrecka; Stanzani (29′ st Bertoni), Citterio (18′ st Fietta); Castelli (29′ st Parker). A disposizione: Mangano, Vaghi, Bashi, Marano, Piran, Ghioldi, Somma, Ferrario, Curatolo. Allenatore: Colombo.

ARBITRO: Ramondino di Palermo (Pinna di Oristano e Aletta di Avellino; Comito di Messina)

NOTE – Serata calda, terreno in ottime condizioni. Spettatori 600 ca. Espulso: Saporetti (P) al 18’st per doppia ammonizione. Ammoniti: Siafa (A), Saporetti (P). Calci d’angolo: 3-1. Minuti di recupero: pt 2′, st 2′.

Next match: last dance

Last dance allo “Speroni”. Sarà la Virtus Verona del vulcanico presidente-allenatore Luigi Fresco (dal 1982 al timone e sulla panchina degli scaligeri) l’ultimo avversario a far tappa a Busto Arsizio. Nel congedo casalingo stagionale (a meno di sperabili, ma improbabili, passaggi di turno ai playoff) la Pro Patria di Patrizia Testa sabato 20 aprile (ore 18.30) saluterà il pubblico amico.

Alessandria Pro Patria – MALPENSA 24