Busto, il Pd sfida il sindaco: «I cittadini non hanno imparato a chiedere meno»

Cinzia Berutti ed Emanuele Antonelli

BUSTO ARSIZIO – Il caso dei rincari delle mense scolastiche continua a scuotere la politica bustocca. Dopo il pressing di Emanuele Fiore per anticipare la mozione sugli aumenti, ora è il PD, per voce di Cinzia Berutti, ad incalzare la giunta alla luce degli impegni «generici» presi dal sindaco per la risoluzione del problema. «I cittadini non hanno ancora imparato ”a chiedere un po’ meno”, come aveva chiesto Sindaco in occasione dell’approvazione del bilancio preventivo».

PD alla riscossa

Con la maggioranza che vive momenti di tensione interna, l’opposizione rialza la testa e inizia a colpire. La Dem Berutti aveva già fatto le pulci sulla variazione di bilancio lunedì sera, 22 aprile, in commissione bilancio, mentre ieri sera, 23 aprile, è stato il capogruppo del Partito Democratico Maurizio Maggioni a sollevare la questione del numero legale in consiglio comunale, che ha fatto saltare la seduta per via delle assenze tra i banchi del centrodestra.

Impegni «generici»

Il caso dei rincari delle mense scolastiche è un altro fronte su cui prendere di mira l’amministrazione. «La richiesta dei genitori è chiara – sostiene Cinzia Berutti – i costi del servizio mensa non sono sopportabili dalle famiglie che nel contesto economico odierno si trovano a dover sopportare rincari generalizzati. La risposta del Sindaco per ora è stata generica. E verrebbe da rispondergli: “Benvenuto nel mondo reale”». Per i Dem gli impegni presi dall’amministrazione sono vaghi e incerti: non sono le risposte che si aspettavamo le famiglie.

L’affondo

Ed ecco che Berutti va all’attacco: «Insomma i cittadini non hanno ancora imparato ”a chiedere un po’ meno” come aveva chiesto il sindaco in occasione dell’approvazione del bilancio preventivo». Il riferimento era all’invito di Antonelli in fase di discussione di un bilancio definito «difficilissimo», quando il sindaco aveva affermato, testualmente: «I cittadini vogliono sempre di più, ma devono imparare a chiedere un po’ meno. Non ci si può permettere di sognare». In qualche modo lo ha provato a ribadire di fronte al pressing dei genitori sui rincari delle mense: prima di dare numeri certi, l’amministrazione dovrà reperire le risorse in bilancio.

Il problema e le soluzioni

Ma per Cinzia Berutti «in città ciò che contribuisce a creare insofferenza rispetto alle tariffe è la mancanza di progressione nelle tariffe nel rispetto delle fasce di reddito e la riduzione della scontistica per le famiglie che iscrivono al servizio più figli». Inoltre, «a Busto la mancanza del centro cottura contribuisce inoltre a gravare il costo del singolo pasto. E di questo fantomatico Centro cottura sentiamo parlare da tempo senza risultato». E allora la consigliera del PD si chiede «cosa dovrebbe fare la Giunta?» e prova a dare una risposta: «Seguire una modalità di lavoro differente: coinvolgere gli utenti nei processi decisionali rendendoli partecipi attraverso tavoli di confronto nei quali ascoltare le necessità e le ragioni degli utenti dei servizi ed indirizzare le quote di bilancio verso le poste che danno risposte ai bisogni concreti e quotidiani dei cittadini».

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