Busto, la maggioranza rimedia sul consuntivo. Antonelli: «Schiavi? Consiglieri preziosi»

BUSTO ARSIZIO – Al secondo tentativo la maggioranza riesce a discutere e far passare il rendiconto di gestione. Il numero legale stavolta c’è, dopo il pasticcio della prima convocazione, e al voto il documento passa con 13 favorevoli, la maggioranza assoluta. Ma più che i conti del bilancio fa discutere la “rivolta degli schiavi” dell’editoriale di Gianfranco Bottini. «Schiavi? I consiglieri fanno un lavoro preziosissimo» la replica del sindaco Emanuele Antonelli direttamente dal suo scranno in sala esagonale.

Le scuse del sindaco

La maggioranza serra i ranghi e si presenta quasi al completo (solo due assenze giustificate, Tallarida e Tovaglieri) per la seconda convocazione del consiglio comunale, dopo la figuraccia della seduta saltata la sera precedente a causa dei vuoti nei banchi del centrodestra. «Mi scuso con tutta la minoranza, ma anche con tecnici, dirigenti, segretario, per essere dovuti tornare stasera- così il sindaco Antonelli chiude il caso del numero legale venuto a mancarepuò capitare, è capitato per la prima volta in otto anni, e mi spiace per questo disguido». Parole che Gianluca Castiglioni (Busto al Centro) ha riconosciuto ringraziando il sindaco: «Chiedere scusa è segno di nobiltà d’animo, anche se si era già rischiato l’incidente qualche mese fa».

Il rendiconto

A “prendersi” quasi tutta la serata, fino a mezzanotte, è l’approvazione del rendiconto di gestione, illustrato dall’assessore al bilancio Maurizio Artusa con i conti consuntivi del 2023, che hanno generato un maxi-avanzo libero di oltre 8 milioni di euro. L’assessore parla di un «bilancio ampiamente in ordine. E sfido a trovare lacune e manchevolezze». Poi il sindaco e gli assessori relazionano su quanto svolto nell’anno passato, ciascuno per le proprie deleghe. Il primo cittadino in particolare fa il punto sulla situazione delle Agesp – sottolineando l’«andamento positivo» della Spa, la Strumentale «in perdita di mezzo milione anche nel 2023 ma migliora la gestione operativa», l’Energia che «ha ampiamente superato la crisi» e Neutalia che va verso «1,4 milioni di utile» – ed elenca le opere pubbliche e i cantieri PNRR in fase di avvio: «Il lavoro è stato tanto». Tra i tanti ringraziamenti spicca quello al delegato al verde Orazio Tallarida, che fa «un lavoro splendido».

Antonelli contro Bottini

Nell’intervento del sindaco Antonelli c’è anche il fuori programma in risposta all’editoriale di Gianfranco Bottini su Malpensa24: «Non riesco a chiamarli schiavi ma i miei consiglieri fanno un lavoro preziosissimo e non sono pagati, come tutti voi – dice rivolto alla minoranza – mi spiace che siano stati chiamati schiavi, la democrazia è bella per quello. Ma detto da uno che ha fatto lo schiavo, anzi il consigliere, per tanti anni – qui riferito a Bottini – e ha anche avuto parecchi incarichi a pagamento ed è riuscito a far disastri, come il palaghiaccio, mi scuso per questi commenti».

Il dibattito sugli “schiavi”

Sulla questione “schiavi” interviene anche Castiglioni (BaC): «Giusto rispettare le opinioni di tutti. Io mi trovo abbastanza d’accordo con quanto scritto (da Bottini, ndr). Poche volte dai banchi della maggioranza ho sentito esprimere un parere, a favore o a sfavore». E poi pure Roberto Ghidotti (Lista Antonelli): «Il termine “schiavi” non mi piace, mi piace Loschiavo che è il nostro assessore. E io gli interventi li ho sempre fatti, per quella che è la mia competenza».

Le dichiarazioni di voto

L’opposizione però non fa sconti. Maurizio Maggioni (PD) vede «prospettive difficili» per il futuro: «Le nuove opere finanziate dal PNRR costeranno quando dovremo gestirle e sui servizi occorrono iniziative innovative, altrimenti non riusciremo a centrare gli obiettivi». In definitiva al consuntivo «manca la dimensione strategica». Gianluca Castiglioni (BaC) segnala «i problemi irrisolti», parlando di impianti sportivi – «palestra della ginnastica e piscina» – illuminazione pubblica, verde e rifiuti, mentre Santo Cascio (Progetto in Comune) stigmatizza «il tiro al bersaglio su alcuni assessori, non mi piace questo atteggiamento perché poi si ritirano progetti svuotando il ruolo del consiglio comunale». Chiaro riferimento al caso del PUMS. Emanuele Fiore (gruppo misto) invece denuncia «pesanti omissioni», citando i rincari di mense, autobus e parcheggi. «Ma sono argomenti che non c’entrano niente con il consuntivo. Che è inattaccabile» gli ribatte Simone Orsi (Lega). E Luca Folegani (FdI) rinfaccia all’opposizione che «ringraziano, apprezzano, poi votano contro. Non è coerenza». Al voto è 13-6 per la maggioranza: il consuntivo passa, come poi anche la variazione di bilancio e la juova convenzione per il sistema bibliotecario.

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