Caronno Varesino, De Micheli candidato senza Lega. Con Fdi? «Decida Pellicini»

Fratelli diversi. Valerio Piotto stringe la mano a Mario De Micheli. In mezzo Marco Colombo

CARONNO VARESINO – Guerra e pace. E un esilio volontario. La piazza, quella su cui si affacciano il sacro (la chiesa) e il “profano” (il Comune), è la stessa. Anche gli attori principali sono quelli di tre mesi fa, quando scoppiò il putiferio. C’è il gazebo con i fregi di Fratelli d’Italia e i manifesti di Mario De Micheli, che si candida a sindaco «con o senza simbolo di Fratelli d’Italia. Ora tocca a Pellicini decidere». C’è, anzi arriva dopo che la scenografia è stata allestita, Valerio Piotto colonna del circolo locale del partito della Meloni fino a poche settimane fa. Defilato, c’è il segretario della Lega Vittorio Ballerio.

Un’aria freddina

Scintille? Macché. I tempi della battaglia pre elettorale si sono già consumati. E i giochi, salvo sorprese dell’ultima ora, sono tutti i fatti in casa centrodestra: a Caronno si va divisi. Come e quanto divisi lo vedremo. Questa mattina, sabato 19 aprile, sulla piazza di Caronno splende un bellissimo sole primaverile, il cielo e sgombro di nubi, ma tira un’aria fredda. Possiamo dire che il meteo è in perfetta sintonia con il clima politico locale.

La pace e l’esilio

Senza scomodare Tolstoj, nella piccola Caronno la guerra c’è stata. In piazza a riflettori accesi e nelle sedi di partito lontano dagli occhi indiscreti della stampa. Oggi è stato il giorno della pace. Armata? No. Silenziosa. Tra De Micheli e Piotto. Con tanto di foto. E di cerimoniere.

Mario De Micheli con il suo gazebo si è già preso la piazza quando arriva Marco Colombo (il sindaco di Daverio, candidato alle Europee per Fratelli d’Italia) e – poco dopo – Valerio Piotto. Saluto, stretta di mano e una domanda: “Quindi con De Micheli avete fatto la pace?”. «Oggi – ride Piotto – l’unica cosa che dico è “ciao”. Saluto».

Uomo di parola Piotto. Stringe la mano a Mario De Micheli, fa una foto con anche Marco Colombo a celebrare l’armistizio e saluta. Anzi, a dire il vero lui ha già “salutato” e scelto “per evitare tensioni” di candidarsi consigliere in quel di Carnago.

Il retroscena

Ma facciamo un passo indietro. Con De Micheli. “Quindi – chiediamo – candidato sindaco per Fratelli d’Italia?”. «A questo punto tocca ad Andrea Pellicini dare un segnale definitivo. Io ci sono», risponde. Incalziamo: “Ma non c’è la Lega”. «Alt», stoppa De Micheli e poi inizia a raccontare: «Tre settimane fa in un incontro nella sede di Fratelli d’Italia a Gallarate ci siamo trovati con i leghisti di Caronno e c’era anche l’accordo. Io ho detto che ero disposto a fare il passo indietro sulla mia candidatura e ho accettato il loro candidato sindaco. Purtroppo però i leghisti hanno messo il veto su alcune persone che avrei voluto candidare con me. Cosa che io non ho fatto con loro. Perciò la responsabilità della rottura è loro». Fuori i nomi. De Micheli glissa.

L’altra campana

Vero? Beh, le campane del campanile sono più di una e ognuna ha un tocco differente. Quella leghista dice che al tavolo i primi nomi messi lì da De Micheli siano stati (oltre al suo) quello dell’ex sindaco Raffaella Galli e dell’ex vice Cinzia Battilana. Ovvero una militante leghista (“Al 31 marzo scorso era ancora militante e con un incarico di partito in una società mai lasciato”) e l’altra che non ha votato la sfiducia alla Galli. Insomma sul Carroccio hanno letto la proposta come una provocazione. Infatti: «Non abbiamo nemmeno messo il veto – dice Vittorio Ballerio – semplicemente ci siamo alzati dal tavolo perché non c’erano le condizioni».

La situazione

Quattro in corsa per la poltrona di sindaco. Di Mario De Micheli abbiamo già detto. Occorre solo capire se a questo punto il partito gli darà l’assenso di utilizzare il simbolo. Chi sa come vanno le cose in casa Meloni è pronti a scommettere su “niente simbolo” e forse per questo Pellicini tace. Poi ci sarà una lista Lega – Forza Italia – Lombardia Ideale con Nicoletta Basso candidata sindaco; un gruppo a sostegno di Maria Rosa Broggini che al momento resta anche saldamente in sella alla Pro Loco e infine Caronno cambia, forse la più giovane sia anagraficamente sia come storia alle spalle guidata da Samuele Celona. Un poker, ma uno solo candidato, quello che vince, dimostrerà di essere l’asso.

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