Castellanza, presidio contro la centrale all’ex Montedison: «Va delocalizzata»

CASTELLANZA – Cartelli e una petizione davanti al Municipio per protestare contro rumori, vibrazioni e fumi della centrale elettrica di Ime Power all’ex Montedison di Castellanza, sul confine con Olgiate Olona e Marnate. «Gli interventi di mitigazione promessi non basteranno – affermano gli esponenti del Comitato castellanzese – l’unica soluzione è la delocalizzazione della centrale. Qui non si vive più».

Il presidio

Una trentina i manifestanti che oggi, 23 marzo, si sono radunati in presidio davanti a Palazzo Brambilla per cercare di sensibilizzare la popolazione sul caso delle centrale elettrica al polo chimico. «È da un anno ormai che c’è questo problema, certificato dalle rilevazioni fonometriche di Arpa – raccontano – gli incontri con l’amministrazione comunale, Arpa, Ats e Provincia di Varese non hanno portato a nessuna soluzione, e purtroppo abbiamo il sentore che gli interventi mitigativi, previsti ad aprile, serviranno solo a scendere sotto la soglia del disturbo della quiete pubblica». Ma per chi vive attorno alla centrale – si stimano almeno 300 nuclei familiari direttamente coinvolti dai disagi – non basta: «Sentiamo le vibrazioni sui vetri, sulle tapparelle e sulle saracinesche dei box, alcuni addirittura piatti e bicchieri in casa. E poi questi rumori che tappano le orecchie e che non fanno parlare nemmeno a un metro di distanza. È una situazione insostenibile». Ai rumori poi si aggiungono «i fumi ad ogni accensione della centrale». Di qui l’appello alla delocalizzazione, che viene vista come l’unica opzione per vivere dignitosamente.

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