Giro d’Italia, a Lucca Benjamin Thomas fa meglio dei velocisti

giro lucca thomas
Benjamin Thomas vincitore sul traguardo di Lucca

LUCCA Lucca festeggia il ritorno del Giro d’Italia in città dopo 39 anni regalando una grande sorpresa alla corsa rosa: i velocisti attesi sono stati beffati dagli attaccanti di giornata e a festeggiare il successo è Benjamin Thomas, stella francese della pista, che regala una giornata di gloria alla Cofidis. Il pluricampione del mondo ha preceduto il ritrovato danese Michael Valgren, il gigante veneto Andrea Pietrobon – ripreso a cento metri dal traguardo – e l’altro francese Enzo Paleni. Al quinto posto, Jonathan Milan ha regolato il resto del gruppo ad una manciata di secondi.

LA CORSA. Dopo il via dato in ritardo a causa della caduta nel trasferimento di Tobias Andresen (Team dsm-firmenich PostNL), la tappa vede subito, in partenza, gli allunghi di diversi uomini desiderosi di portar via una fuga. Nell’intento riescono Mattia Bais (Polti-Kometa), Lewis Askey (Groupama-FDJ) e Ewen Costiou (Arkéa-B&B Hotels) il quale però, dopo non molto, decide di lasciarsi riprendere dal gruppo. A dargli virtualmente il cambio ci pensano Manuele Tarozzi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) e Simon Geschke (Cofidis) che, evadendo dal plotone, dopo qualche chilometro d’inseguimento, si ricongiungono al duo di testa alimentando l’attacco. Dietro, tuttavia, gli uomini di Lidl-Trek, Alpecin – Deceuninck e Soudal Quick-Step non lasciano spazio e senza patemi fanno sì che la fuga acquisisca al massimo 2 minuti. Sulla lunga salita verso il GPM del Passo del Bracco, il ritmo dettato dagli uomini di Kaden Groves non solo riavvicina sensibilmente il gruppo al quartetto al comando ma porta anche diversi sprinter rivali, tra cui Jakobsen, Merlier, Ewan Gaviria, a perdere contatto.

In cima, Geschke transita davanti a Bais, Askey e Tarozzi ma tutti assieme, con gli inseguitori ormai alle calcagna, vengono ripresi nelle prime fasi della discesa quando anche i principali velocisti staccati in precedenza ritrovano le code del gruppo. L’unica eccezione in tal senso è rappresentata da Jakobsen il cui rientro però si concretizza comunque qualche chilometro dopo quando l’Alpecin, allentando finalmente la sua morsa, dà inizio a una fase di corsa più tranquilla di cui, appunto, approfitta l’olandese del Team dsm per ritrovare il proprio posto nel plotone. Si arriva quindi al traguardo volante di Ceparana (1° Groves, 2° Kooij, 3° Milan, 4° Biermans, 5° Van Lerberghe) dove Cristophe Laporte finisce a terra e dopo il quale Benjamin Thomas (Cofidis), Michael Valgren (EF), Enzo Paleni (Groupama-FDJ) e Andrea Pietrobon (Polti-Kometa) si lanciano in una nuova azione arrivando in fretta a guadagnare 1’44”. Alpecin, Soudal e Lidl a questo punto si rimettono a tirare di gran lena ma non riescono ad evitare che i quattro (nell’ordine Pietrobon, Paleni, Thomas, Valgren) conquistino le prime posizioni all’Intergiro di Luni, traguardo dove Groves (5°) e compagni infatti transitano con 1’15” di ritardo. L’inseguimento procede nei chilometri successivi dove due cadute (coinvolti Lonardi, Piganzoli, Riley Pickrell, Riou, Tonelli e Dani Martinez prima, Valter, Foss, Mulubrhan, Milesi, Woods e Raisberg poi) scuotono la corsa tra il traguardo volante di Camaiore (1° Thomas, 2° Valgren, 3° Paleni, 4° Pietrobon) e l’imbocco della scalata al secondo, nonché ultimo, GPM di giornata di Montemagno.

In vetta i fuggitivi passano con poco meno di un minuto, un vantaggio che, nonostante il contributo all’inseguimento di Jayco AlUla, Intermarché-Wanty e Visma Lease a Bike, i quattro riescono brillantemente a gestire nei chilometri seguenti anche grazie al profilo altimetrico a loro favorevole. Arrivati dunque alla flamme rouge con un margine ancora sufficiente per contendersi il successo, Pietrobon rompe gli indugi e prova ad anticipare i compagni d’avventura. Tale mossa costringe Valgren ad uscire allo scoperto e a lanciar lungo la propria volata col risultato che Thomas, pluridecorato in pista, col suo spunto veloce nelle ultime decine di metri lo sopravanza andando a conquistare la sua più importante vittoria su strada. Alle loro spalle, i velocisti masticano amaro, con Milan che regola il plotone degli sprinter, beffati oggi da quattro uomini che hanno saputo interpretare al meglio e con audacia la seconda parte di tappa cogliendo al volo l’occasione capitatagli.

In classifica generale, alla vigilia della frazione caratterizzata dagli sterrati senesi (la Viareggio-Rapolano Terme di 180 km), non cambia nulla con Tadej Pogacar (detentore anche della maglia azzurra di miglior scalatore) che conserva 46 secondi su Geraint Thomas, 47 su Dani Martinez, 55 su Cian Uijtdebroeks (sempre maglia bianca di miglior giovane con 45” su Baudin) e 56 su Einer Rubio.

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

ciclismo giro thomas – MALPENSA24