Il grande giorno dell’Amstel, tutti contro Van der Poel

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L’Amstel Gold Race è la più importante corsa dei Paesi Bassi ed è anche la prima corsa del famoso Trittico delle Ardenne, che dopo la classica olandese prosegue con Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi.

E’ questa una gara in cui i vincitori hanno nomi importanti e guardando l’albo d’oro degli ultimi anni, troviamo Erik Zabel (2000), Erik Dekker (2001), Philippe Gilbert (2010, 2011, 2014 e 2017), Enrico Gasparotto (2016), Mathieu van der Poel (2019), Wout van Aert (2021), Michal Kwiatkowski (2015, 2022) e Tadej Pogacar (2023). 

In questa edizione era atteso un duello tra Mathieu Van der Poel e Remco Evenepoel, ma sfortunatamente il belga, caduto nella quarta tappa al Giro dei Paesi Baschi, si è fratturato una clavicola e una scapola. Van der Poel quindi sulla carta è il favorito numero uno, considerando anche le vittorie nella E3 Saxo Classic, al Giro delle Fiandre e alla Parigi-Roubaix che ne fanno l’uomo più vittorioso della primavera. «La mia stagione è già stata un successo. Tutto ciò che viene aggiunto ora sarà un bonus»: con queste parole l’olandese vuol far capire che vincere è sempre l’obiettivo principale, ma che comunque i suoi obiettivi li ha pienamente raggiunti.

Nel team Alpecin-Deceuninck non c’è solamente Van der Poel: il team belga può contare su corridori del calibro di Søren Kragh Andersen, Quinten Herman, Gianni Vermeersch e Axel Laurance, diventando così la squadra più forte della corsa. Doveva esserci anche Jasper Philipsen, ma il fiammingo, dopo aver vinto la Milano-Sanremo e il secondo posto alla Parigi-Roubaix, si è meritato un periodo di riposo.

Tra i pretendenti alla vittoria c’è Tom Pidcock, che sul podio della Classica della Birra è già salito due volte. Il britannico, in una corsa con le caratteristiche dell’Amstel Gold Race, potrebbe avere le stesse possibilità di vittoria dell’olandese ma non bisogna dimenticare la sua caduta durante la ricognizione della cronometro di apertura del Giro dei Paesi Baschi.  

L’infortunio non gli ha impedito di presentarsi alla partenza della Parigi-Roubaix, ma il risultato sicuramente non è stato dei migliori. Pidcock ha sfiorato il successo a Valkenburg nel 2021, ma il fotofinish assegnò il successo a Wout van Aert. Con il britannico ci sarà poi l’esperto Michal Kwiatkowski, che la Classica della Birra l’ha già vinta due volte.

Tra i pretendenti al successo c’è anche Benoît Cosnefroy, il corridore della Decathlon AG2R che ha un conto in sospeso con questa corsa. Il francese può contare su risultati di pregio che lo danno tra i favoriti ed ha trionfato mercoledì alla Freccia del Brabante e prima ancora ha conquistato il Tour des Alpes Maritimes e la Paris-Camembert.

Non dobbiamo dimenticare poi Ben Healy che si presenterà al via dell’Amstel Gold Race con la giusta ambizione: il campione irlandese della EF Education-EasyPost, come Cosnefroy, è già arrivato secondo sulle strade del Limburgo.

Tra i favoriti, bisogna citare anche Mattias Skjelmose, il ventitreenne danese che ha già dimostrato tanto in questa primavera e cercherà di rendere la corsa il più dura possibile,per mettere in difficoltà il campione del mondo.

Parlando ancora di squadre, dobbiamo nominare la Visma-Lease a Bike, che orfana di Van Aert, potrà contare su Matteo Jorgenson e Tiesj Benoot come punte di diamante.

Altra squadra che potrà fare bene è la UAE Emirates, che lo scorso anno nel Limburgo vinse con Tadej Pogacar, ma che quest’anno non sarà presente. Ritroveremo lo sloveno fra una settimana alla Liegi-Bastogne-Liegi e al suo posto a guidare il team emiratino ci sanno Brandon McNulty, João Almeida, Marc Hirschi e Juan Ayuso. Da citare in oltre Maxim Van Gils e Dylan Teuns, ma anche Maximilian Schachmann (5° nel 2019 e 3° nel 2021).  Per finire, con una vittoria a sorpresa potrebbero arrivare Andreas Kron (Lotto Dstny), Vincenzo Albanese (Arkéa-B&B Hotels), Ide Schelling, Simone Velasco (Astana Qazaqstan), Pello Bilbao (Bahrain Victorious), Andrea Bagioli (Lidl-Trek), Francesco Busatto (Intermarché-Wanty) e Paul Lapeira (Decathlon AG2R).

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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