LUINO – Sono a processo per un furto avvenuto nel maggio 2019 in un appartamento di via Voldomino a Luino, e per i quattro imputati – due 25enni, un 24enne e un uomo di 35 anni – il pubblico ministero Antonia Rombolà, davanti al giudice del Tribunale di Varese Alessandra Sagone, ha chiesto altrettante condanne. Due anni di reclusione per uno dei presunti ladri, un anno e otto mesi per gli altri tre. Per tutti il pm ha chiesto anche 600 euro di multa.
Il vetro infranto e i pali
Il gruppo, stando alle accuse, avrebbe agito dividendosi i ruoli: due le persone che sarebbero entrate nell’appartamento di via Voldomino, dopo aver rotto il vetro di una finestra; e due quelle che avrebbero controllato la situazione dalla strada, in pratica facendo da palo.
Fuga dal tetto con il bottino
Dopo l’irruzione in casa, però, le cose si misero male per i malviventi, il cui piano fu guastato dal rientro dell’inquilino, che li costrinse alla fuga attraverso il tetto del condominio. Il bottino? Un orologio placcato in oro, del valore di circa 400 euro (poi trovato dalle forze dell’ordine in tasca ad uno dei sospettati), e un coltello a serramanico. Al furto avrebbe partecipato anche un giovanissimo, non ancora maggiorenne al momento dei fatti, e quindi deferito al tribunale dei minorenni.
I dubbi della difesa
In aula per l’atto conclusivo del processo, dalle difese – rappresentate dagli avvocati Fabio Margarini, Corrado Viazzo e Lucia De Giorgi – sono stati sollevati dubbi sul coinvolgimento di due degli imputati. Uno di loro, in particolare, sarebbe stato visto fuori dall’abitazione della persona offesa – un giovane luinese – soltanto dopo il furto. E non aveva nulla addosso, ha sottolineato l’avvocato Margarini nel chiedere l’assoluzione. La decisione del giudice arriverà in estate.