Damiani attacca: «Vogliamo togliere Malnate dalle mani del centrosinistra»

MALNATE – «Dopo 14 anni vogliamo togliere Malnate dalle mani del centrosinistra. In tre mandati hanno rifatto un po’ di asfalti, ma questo non significa amministrare bene – ha detto Sandro Damiani – Nel 2010 abbiamo lasciato in eredità grandi progetti dei quali chi ha amministrato non ha saputo far tesoro. Se li avessero realizzati avrebbero cambiato il volto del paese. E senza spendere un centesimo. Noi quei progetti li abbiamo ancora. Con una differenza rispetto a questa amministrazione: i nostri sono sogni concreti».

Damiani affossa il polo civico

Si è presentato così il candidato del centrodestra malnatese. E l’ha fatto con una conferenza stampa convocata nella serata di oggi lunedì 22 aprile. Sandro Damiani ha fissato anche alcune priorità: la cava Cattaneo, i ruderi della Folla «che rappresentano un brutto biglietto da visita e sul quale avevamo una serie di idee. L’unico progetto che hanno cercato di portare avanti è stato il polo civico. Oggi abbiamo una scuola elementare in centro paese che è inadeguata e che rappresenta una priorità». Insomma, Damiani affossa il polo civico, uno dei progetti più contestati da Malnate Ideale: «Vediamo, io preferisco fare una scuola nuova».

La benedizione di Pellicini

Presente anche il presidente provinciale di Fratelli d’Italia Andrea Pellicini che ha reso onore a Mario Barel (esponente di Malnate ideale e a lungo tra i papabili candidati), «capace di fare un passo indietro mettendo davanti l’interesse della coalizione e degli alleati». E ancora: «C’è un’altra lista che ha origini nel centrodestra, quella di Paola Cassina, ma la lista della coalizione è quella guidata da Sandro Damiani». E sul candidato: «Una persona che mostrato di crederci fin dall’inizio, che non è mai arretrato dimostrando caparbietà e che ha saputo tenere insieme tutti gli alleati. Ora siamo pronti e siamo consapevoli che non basta il nome di Giorgia Meloni. Ognuno di noi deve dimostrare di saper prendere le preferenze a differenza di chi fa la politica solo “a parole”».

Gli alleati

«Grande soddisfazione per aver confermato qui a Malnate la compattezza della coalizione di centrodestra come è avvenuto in quasi tutti i Comuni della provincia che andranno al voto», ha dichiarato il segretario provinciale di Forza Italia Simone Longhini. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il forzista malnatese Marco Damiani: «Non è stato facile, ma ci presentiamo compatti. Come anche cinque anni fa e siamo pronti a dare un’alternativa alla città». E la presentazione del candidato sindaco Sandro Damiani è coinciso anche con l’esordio dei due neo commissari di partito: Fabrizio Passannante per Fratelli d’Italia e Davide Quadri della Lega.

La rasoiata di max Ferrari a chi se n’è andato

Rasoiata di Max Ferrari, leghista: «Qui a Malnate da quando è stata aperta la sezione della Lega, ho visto passare tantissime persone. Alcune se ne sono andate. Tutti utili, direi, ma nessuno indispensabile». Sull’amministrazione in carica: «Non parlo male di questa amministrazione perché a Malnate credo manchino anche le cose più semplici ma non meno importanti a partire dagli sfalci dell’erba». Infine un passo indietro: «Cinque anni fa qui a Malnate avremmo potuto stravincere. Avevamo un ottimo candidato come Pavesi, poi sappiamo, purtroppo com’è andata. Ora possiamo davvero dare una nuova guida a Malnate». Al primo turno? «Non saprei. Sicuramente al ballottaggio».

Gli obiettivi fissati da Barel

È intervenuto anche Mario Barel: «Noi abbiamo lasciato progetti che ora devono diventare realtà. Dobbiamo lasciare il segno a una città che al momento è senza identità. Questo deve essere il nostro primo obiettivo». E Franca Zanon: «Noi siamo gli eredi di Pavesi e vogliamo vincere».

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