Nicolò Maja torna a volare: sogno esaudito all’aeroporto di Venegono

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VENEGONO INFERIORE – «Sono molto emozionato: il cuore mi esce quasi dal petto». Queste le parole pronunciate da Nicolò Maja prima di tornare a volare (nel video qui sotto l’intervista). Il suo sogno è stato esaudito oggi pomeriggio, giovedì 9 maggio, all’aeroporto di Venegono Inferiore, dove intorno alle 16.30 è decollato a bordo di un Cessna monomotore a 4 posti per un volo perlustrativo sopra la provincia di Varese, in particolare sul Lago di Varese e il Lago Maggiore.


Il brevetto prima della strage

La sua passione per il volo è di lunga data: da bambino ne rimase affascinato dopo la visione del film “Pearl Harbour” e a dicembre 2021 era riuscito a conseguire il brevetto, dopo 45 ore di volo, proprio presso l’Aero Club Varese. La tragedia che ha colpito la sua famiglia a maggio del 2022 ha cambiato tutto. Ma Nicolò, unico sopravvissuto alla strage compiuta dal padre Alessandro Maja nella casa familiare di Samarate, in cui persero la vita la madre e la sorella, sta provando con tutte le forze a ricostruire la sua vita passo dopo passo.

Ritorno in volo

All’iniziativa, resa possibile dall’impegno di tante persone tra cui Mariella Meucci, Marco Limbiati e l’Aero Club Varese, guidato dal presidente Pietro Zanzi, erano presenti anche i nonni Ines e Giulio oltre ad amici e conoscenti intervenuti per sostenere Maja, che aveva espresso il desiderio di tornare a volare nella trasmissione Rai “La vita in diretta”, dove andrà in onda nei prossimi giorni un servizio dedicato all’evento di oggi. Tra di loro anche Pietro Ottaviani, sindaco di Cassano Magnago dove Nicolò vive con i nonni. Maja è arrivato intorno alle 15: nei suoi occhi tanta emozione e gioia nel ritornare a volare su un aereo. «Oggi è la prima volta che torno a volare qui a Venegono. Spero di riprovare le vecchie sensazioni che provavo quando volavo». Quindi è sceso in pista per salire a bordo del velivolo (nel video qui sotto la partenza).


«Sta andando bene»

Quello di oggi rappresenta per Maja un ulteriore traguardo importante in un percorso di rinascita. «Sì assolutamente, questo è un bel tassello insieme ad altri per pian piano riprendere la vita normale – ha commentato – sta andando bene». A guidare l’aereo che ha riportato in volo Nicolò Maja il pilota Cristian Lamera. Sulla pista Nicolò ha incontrato Antonio Riario Sforza, l’istruttore con cui aveva preso il brevetto, con cui ha scambiato un affettuoso abbraccio. «È un’emozione anche per noi, è una bellissima giornata – ha detto nonna Ines – Nicolò ha sulla maglietta la mamma e la sorella perché le vuole portare in volo con lui. Sono stati due anni difficili ma abbiamo trovato tanti amici nuovi».

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