Umberto Tozzi saluta con “l’ultima notte rosa”: Varese tra le tappe del tour finale

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VARESE – Cinquant’anni di una carriera costellata di successi e riconoscimenti in Italia e nel mondo, più di ottanta milioni di dischi venduti e oltre duemila concerti: Umberto Tozzi saluta con un tour d’addio che tra le sue tappe avrà anche i Giardini Estensi, giovedì 18 luglio, nell’ambito del Varese Summer Festival. Le prevendite sono attive già da oggi, martedì 20 marzo, su TicketOne, alla biglietteria del Teatro di Varese e a quella del Teatro Tirinnanzi di Legnano. L’ultima occasione per vivere le emozioni dei live dell’autore di “Ti amo” sarà una sequenza di oltre quaranta spettacoli indimenticabili in location d’eccezione, che toccheranno ben tre continenti: Europa, America e Oceania. Accompagnerà l’inconfondibile voce dell’artista un’orchestra di ventuno elementi.

L’annuncio e la versione speciale di “Donna amante mia”

L’annuncio a sorpresa del tour d’addio è stato dato da Tozzi venerdì 15 al Teatro L’Olympia, la sala concerti più antica di Parigi, un auditorium tra i più prestigiosi del mondo e palco che l’artista ha calcato per tre volte, l’ultima delle quali a gennaio, e che sarà una delle immancabili tappe de “L’ultima notte rosa – The Final Tour”. Per l’occasione è stata presentata in anteprima una versione speciale e inedita della hit “Donna amante mia” in duetto con Giuliano Sangiorgi, cantautore e polistrumentista fondatore dei Negramaro, che ha anche prodotto il brano. “Donna amante mia” sarà disponibile sulle piattaforme digitali dal 22 marzo, in concomitanza con la pubblicazione del videoclip su YouTube (canale ufficiale Vevo Umberto Tozzi).

L’indimenticabile “Ti amo”

Cantautore e musicista carismatico e creativo, Umberto Tozzi è diventato, grazie alle sue hit senza tempo, un’icona della musica italiana e ha attraversato e appassionato intere generazioni, riempendo con i suoi concerti i più importanti spazi del mondo dedicati alle sette note con il suo pubblico fedele e trasversale. Sono numerosi i record in termini di successi discografici che hanno caratterizzato la vita artistica di Tozzi, a partire da “Ti amo”, indimenticabile brano del 1977 capace di rimanere ai vertici delle classifiche per più di sette mesi, stracciando ogni record di vendita e vincendo l’edizione di quell’anno del Festivalbar, che ha attraversato ogni confine con le sue numerose reinterpretazioni, fino ad arrivare a essere al centro di una delle scene clou della fortunata serie “La casa di carta 4”.

“Gloria”, il Golden Globe, le vittorie a Sanremo e all’Eurovision

Impossibile poi non citare la super hit mondiale “Gloria” – scelta per la colonna sonora del film di Martin Scorsese “The wolf of Wall Street”, ma anche per il cult “Flashdance” diretto da Adrian Lyne – che ha portato il nome di Umberto Tozzi oltreoceano grazie all’interpretazione del brano realizzata da Laura Branigan nel 1982, che si è posizionata al numero uno della classifica americana, rimanendo nella Billboard Hot 100 per trentasei settimane. E ancora “Si può dare di più”, “Gli altri siamo noi”, “Gente di mare”, “Dimmi di no”, “Stella stai”, “Donna amante mia”, “Claridad” (incisa da Luis Fonsi) ed “Eva”, portata al successo in tutta l’America Latina da Ivete Sangalo.
Il 1982 è l’anno in cui ha ricevuto il Golden Globe, premio ottenuto con oltre ventisette milioni di copie vendute in soli cinque anni e anche l’anno in cui è nominato ai Grammy Awards con “Gloria” cantata da Laura Branigan. Dopo la vittoria del Festival di Sanremo nel 1987 con “Si può dare di più” insieme a Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri, nel 1988 ha raggiunto il terzo posto all’Eurovision Song Contest con “Gente di mare” insieme a Raf.

Cinema: le hit del cantautore come colonna sonora

L’ennesimo esempio di come l’arte di Tozzi abbia da sempre scavalcato tutti i confini, geografici, temporali e soprattutto culturali, è il numero impressionante di capolavori cinematografici e serialità televisive che in questi cinquant’anni di carriera hanno scelto le hit del cantautore come colonna sonora: “I nuovi mostri” di Mario Monicelli, Dino Risi ed Ettore Scola (1977), “Flashdance” di Adrian Lyne (1983), “Asterix e Obelix Missione Cleopatra” di Alain Chabat (2002), “Hostel” di Quentin Tarantino (2005), “The wolf of Wall Street” di Martin Scorsese (2013), “Gloria Bell” di Sebastian Lelio (2018), “Tonya” di Margot Robbie (2018), “Spider-man: far from home” di Jon Watts (2019) e “La casa de papel 4” di Jesus Colmenar (2020), “Supersex” di Matteo Rovere, Francesco Carrozzini e Francesca Mazzoleni (2024) e “Griselda” di Andrés Baiz (2024).
Tantissime e indimenticabili le collaborazioni che negli anni Tozzi ha collezionato con grandi artisti italiani, come Mogol, Dalida, Eros Ramazzotti, Gianni Morandi, i Pooh, Raf, Monica Bellucci, Enrico Ruggeri e Marco Masini, e internazionali, con nomi del calibro di Anastacia, Francis Cabrel, Laura Branigan, Sergio Dalma, Howard Carpendale e tanti altri.

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