Vince “Burning”, per il pubblico di Cortisonici «un minuto e mezzo di Taipei»

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VARESE – «Mi riempie di gioia e festeggio per le strade. Viva Cortisonici: così il regista di Taiwan Tang Hao ha accolto la notizia della vittoria di “Burning”, trasmettendo nella serata di ieri, sabato 13 aprile, per il pubblico del festival radunato a un affollato cinema Nuovo di Varese, uno scorcio di «un minuto e mezzo» di Taipei e dei passanti fuori casa sua al momento della notizia. A ricevere le sculture in legno meccaniche realizzate da Amedeo Capelli sono stati anche “H20 my love” di Laëtitia Martinoni, premio del pubblico, “Beyond a place” di Johanna Bröckel e Nicola Schwartz, premio Ronzinanti, e “Foto di gruppo” di Tommaso Frangini, premio Giuria Giovani.

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Uno scorcio delle strade di Taipei offerto dal regista Tang Hao

“Una grande potenza narrativa”

Come hanno spiegato Paola e Icaro, rappresentanti della giuria di qualità formata dall’associazione milanese Il Cinemino, il loro premio è andato a “Burning” perché “film dalla costruzione semplice e lineare e dalle scelte essenziali nell’ambientazione e nei personaggi, che ci restituisce una grande potenza narrativa suscitando emozioni forti. La fotografia magistrale, le scelte registiche e il sonoro contribuiscono tracciando uno spaccato d’infanzia dal gioco alla tragedia e rendendo indimenticabili i bambini protagonisti”.
Menzioni speciali per “Basri & Salma in a never-ending comedy” di Kozy Rizal (Indonesia), “Una cinematografia e una cultura lontane che ci parlano di temi attuali e scottanti anche da noi. Un film ricco sia tematicamente sia esteticamente, ironico tragico, con scelte tecniche di alto livello a partire dalla fotografia e dal montaggio”, e “L’age acrobatique” di Mathieu Barbet (Francia), “un corto coming of age particolarmente riuscito grazie a personaggi realistici e bilanciati, un punto di vista originale, scrittura, fotografia e montaggio ottimi”.

Paola e Icaro de Il Cinemino leggono le motivazioni sul palco insieme a Massimo Lazzaroni, Matteo Angaroni e Tatiana Tascione (rispettivamente secondo, quinta e sesto da sinistra)

Tre film in uno

È stato Enzo La Forgia, assessore alla Cultura di Varese, a consegnare a Martinoni il premio del pubblico per “H20 my love”, che ha raccolto trecentottanta voti tra i presenti in sala. Come la regista francese ha spiegato al direttore organizzativo Massimo Lazzaroni e al presidente dell’associazione Cortisonici Matteo Angaroni, conduttori della serata insieme a Tatiana Tascione, responsabile di Cortisonici Ragazzi, è riuscita a unire tre film in uno perché i temi principali affrontati, a partire dall’ansia per i cambiamenti climatici, «erano già tutti nella mia testa. Se inizia a scarseggiare l’acqua saranno tempi bui; potrebbe arrivare una guerra e poi naturalmente c’era la storia d’amore. Attraverso il sonoro ho creato uno scenario parallelo di conflitto e per farlo ho girato tutto nel mio salotto, che era invece molto tranquillo. Anche il mio lavoro precedente aveva questa caratteristica».

La consegna del premio a Laëtitia Martinoni

Un potente strumento di coesione urbana e sviluppo personale

Tra gli ospiti c’erano anche Bröckel e Schwartz: al loro film collaborativo “Beyond a place” è stato conferito dall’associazione Cortisonici il premio Ronzinanti “per la speranza e l’amore che ci ha trasmesso: coinvolgente, vitale, gratuito, il cortometraggio mostra l’essenza trasformativa di un gioco in un potente strumento di coesione urbana e di sviluppo personale. Come intendiamo noi un festival: una comunità imperfetta, multiforme, accomunata da una passione che colma le distanze, popolare e senza mai essere elitaria”.
Primo e unico documentario proiettato alla rassegna, racconta di una comunità – in continuo cambiamento – che si è formata a Berlino intorno alla pratica del ping pong: un pretesto – ha sottolineato Angaroni – per parlare di qualcos’altro. «Il suo significato va oltre il gioco stesso, parla di un’esperienza – ha risposto Schwartz – infatti tante di queste persone sono perseguitati, hanno problemi a livello politico: ma, anche se non le si vede, hanno voluto comunque esprimere la loro opinione». Come ha ricordato Bröckel, «mi colpito Yazemin: aveva il hijab ma giocava in maniera aggressiva. Così mi ha coinvolta».

La consegna del premio a Johanna Bröckel e Nicola Schwartz

Un’atmosfera nostalgica che scuote gli animi

Dopo l’intervento di Lorenzo Deiana, comico che venerdì 26 tornerà al Nuovo con lo spettacolo Guerrilla Shore Comedy Show, è stato assegnato il nuovo premio della giuria costituita dagli studenti del Collegio Cattaneo dell’Università dell’Insubria: «Dieci persone da cinque Paesi diversi, ogni giovedì ci siamo trovati di fronte alla tv dell’istituto per guardare i corti.
Abbiamo proclamato vincitore “Foto di gruppo” perché “nella sua delicatezza, attraverso un linguaggio cinematografico al servizio della narrazione, il film restituisce un’atmosfera nostalgica, che scuote gli animi di noi giovani adulti, accogliendo multiple interpretazioni. Mediante scelte fotografiche efficaci, il cortometraggio regala emozioni forti, sottili, di difficile spiegazione verbale, restituendo sentimenti quali il sentirsi persi e soli nel gruppo, nonché il riconsiderare decisioni prese in un passato ormai trascorso.
Ponendosi in risonanza con le nostre vite, il film diviene specchio espressivo del passaggio forzato, ma naturale, tra il mondo universitario e quello delle responsabilità degli adulti effettivi”. «Mi entusiasma vedere che gente più giovane riesca a cogliere l’anima di “Foto di gruppo”», ha commentato Frangini nel suo videomessaggio.

La votazione del pubblico

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