210 anni di Arma, la festa a Varese. «Il carabiniere è uno stile di vita»

210 anni arma festa varese
Il comadante provinciale col. Marco Gagliardo passa in rassegna il plotone schierato

VARESE – «Il carabiniere non è solo una professione ma un modo di vivere»: questo il passaggio più significativo del discorso del comandante provinciale dei Carabinieri durante la festa per i 210 anni dalla fondazione dell’Arma che si è svolta a Varese (qui sotto il video). La ricorrenza è stata celebrata presso il comando provinciale nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 5 giugno. La caserma di via Saffi ha ospitato la cerimonia in armi, che è stata preceduta in mattinata dalla deposizione della corona d’alloro al monumento ai caduti.


La cerimonia

Nello spazio esterno della caserma è stata schierata una rappresentanza composta da un plotone in armi, un plotone di comandanti di stazione e un blocco di specialità dell’Arma, costituito da equipaggi del Nucleo Radiomobile e dei motociclisti, da carabinieri di quartiere, del servizio navale, del comando di Pm di Solbiate Olona, del Gruppo Cc Forestale. Quindi i militari dello Squadrone Carabinieri Cacciatori. Presenti inoltre i gonfaloni della Provincia di Varese, dei Comuni sedi di comando retto da ufficiale ed una rappresentanza delle sezioni provinciali dell’Associazione nazionale Carabinieri e delle associazioni combattentistiche e d’arma. Tra le numerose autorità presenti l’europarlamentare Tovaglieri e i parlamentari Pellicini, Gadda, Alfieri e Candiani, l’assessore regionale Caruso e i consiglieri Monti e Licata, il sindaco di Varese Galimberti e altri primi cittadini della provincia, il prefetto Pasquariello, i vertici delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria, delle associazioni di categoria e delle organizzazioni di soccorso ed enti sanitari oltre alle autorità religiose.


Il discorso del comandante

Cuore della cerimonia il discorso del comandante provinciale Marco Gagliardo. Per il colonnello, entrato in servizio a Varese nel luglio del 2023, è stata la prima festa dell’arma in città. «L’umiltà nell’atteggiamento verso il prossimo nobilita la missione del carabiniere – ha detto – i Carabinieri accompagnano la storia dell’Italia dal 1814 mantenendo intatto il profondo rapporto con gli italiani con un’unica missione: proteggere, aiutare, soccorrere. I carabinieri sono una sicurezza a portata di mano. La capacità di stare tra la gente segna l’identità del carabiniere. Il carabiniere non è solo una professione ma un modo di vivere, conta quel che sai ma anche la vita che ci metti dentro senza risparmiarti».


350 arresti nell’ultimo anno

Quindi ha citato i dati dell’attività del comando provinciale nell’ultimo anno. Sono state deferite in stato di libertà oltre 25mila persone, tratte in arresto 350 e sono stati perseguiti l’87% dei reati consumati nell’intera provincia. Poi ha citato il contributo degli squadroni dei cacciatori che da oltre un anno stanno operando sul territorio provinciale in supporto all’Arma territoriale nella quotidiana attività di contrasto al fenomeno dello spaccio nei boschi. «La loro opera – ha detto – ha permesso di procedere all’arresto di 75 soggetti, di sequestrare oltre 10 chilogrammi di sostanza stupefacente, di documentare più di 10mila cessioni di droga e di sequestrare diverse armi». Tra gli altri temi al centro dell’attenzione dei Carabinieri ha citato la violenza sui più deboli, l’aggressione al personale sanitario e le manifestazioni di disagio giovanile. Quindi ha espresso il suo «privilegio di poter servire in questa straordinaria provincia: è ancor più forte la responsabilità che sento giorno dopo giorno per contribuire a fornire livelli di sicurezza sempre più elevati».


Gli encomi


A chiusura della manifestazione (nelle foto) la consegna dei riconoscimenti ai carabinieri del comando provinciale che si sono distinti in particolari operazioni di servizio (qui il dettaglio con le motivazioni). Hanno ricevuto un encomio semplice il vicebrigadiere Giuseppe Nicotra e l’appuntato scelto Alessio Trani; il maresciallo maggiore Giuseppe Albanese, il maresciallo capo Annachiara Lerede, l’appuntato scelto qualifica speciale Vincenzo Dell’Erario, l’appuntato scelto Marco D’Ambrosio, l’appuntato Diego Osso e il carabiniere scelto Giuseppe Giannini; il maresciallo Andrea Interlandi; il brigadiere capo Domenico Alferano e l’appuntato scelto Alessandro Smillo; il maresciallo capo Franco Di Martino e il brigadiere capo qualifica speciale Renzo Sergiacomo; il carabiniere Mariachiara Notariello; l’appuntato scelto qualifica speciale Francesco Spinelli e il carabiniere scelto Rosario Niosi.

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