VIGGIÙ – L’assessore che non ti aspetti: l’ex leghista Alberto Barcaro è stato nominato in giunta dal sindaco di Viggiù Emanuela Quintiglio e seguirà le deleghe a Sicurezza, Polizia locale e Protezione civile. E così, Noi per la Provincia trova nel paese degli scalpellini la sua declinazione local, verrebbe da dire Noi per la Provincia (ma anche) per Viggiù.
Emozione vera
Con emozione, è iniziato un mio nuovo percorso Amministrativo presso il Comune di Viggiù in qualità di Assessore esterno delegato alla Polizia Locale, Sicurezza e Protezione Civile. Onore, Orgoglio, Impegno oltre che Responsabilità sono i principi fondamentali che mi guideranno nel cercare di assolvere al meglio questo ruolo. Chiedo permesso per quanto mi riguarda. Ai cittadini di Viggiù, che hanno votato questa lista e a coloro che non l’hanno fatto, perché questa amministrazione sarà al servizio di tutti. Ai dipendenti comunali, risorsa fondamentale dei servizi comunali, ai quali garantiremo una relazione sincera e attenta. Alle Forze dell’Ordine, con le quali collaboreremo per garantire sicurezza e attenzione ai cittadini. Ringrazio infinitamente il Sindaco per la fiducia riposta nel sottoscritto, rendendomi parte attiva in questo progetto, il gruppo Viviamo Viggiù e Salvatore per aver accolto positivamente la proposta del Sindaco in riferimento ad una mia eventuale nomina.
Dal consiglio provinciale a quello comunale
La sintonia politica tra Emanuela Quintiglio e Alberto Barcaro ha, se vogliamo, una medesima genesi: entrambi sono stati allontanati (Barcaro è stato anche espulso) dai rispettivi movimenti di appartenenza. La Lega per lui e Lombardia Ideale per il sindaco di Viggiù. Senza entrare nel merito delle scelte che hanno portato all’allontanamento del o dal partito, si può dire che tutti e due non erano più “fedeli alla linea”. E così hanno poi tradotto le loro idee (seminandole a Villa Recalcati) nel gruppo civico Noi per la Provincia – Seminiamo Idee a sostegno del presidente Marco Magrini. Muovendosi su ogni questione sempre in maniera compatta e condivisa.
Riparte da Viggiù
Certo è che quella di Emanuela Quintiglio è una scelta che sorprende. A prescindere dalle competenze della persona nominata, che non si discutono. Viene però da chiedersi quali siano i problemi legati alla sicurezza della piccola comunità di Viggiù e quanto grandi siano al punto da dover “assoldare” un assessore esterno. Anzi, molto esterno, visto che Barcaro abita a Somma Lombardo, città in cui continua a essere consigliere di opposizione.
Non solo. Se guardiamo controluce la situazione politica, Alberto Barcaro a Somma è in opposizione a una giunta di centrosinistra; in Provincia è nella squadra di governo in cui il socio di maggioranza è il Pd (e in opposizione oltranzista c’è Fratelli d’Italia) e a Viggiù amministra in una giunta in cui ci sono anche i Fratelli. Cosa dire al cittadino che non vota perché si sente confuso? “Lasciate ogni speranza voi”.
E’ tutto fluido
Insomma, possibile che a Viggiù non ci sia un cittadino con le carte in regola per essere nominato assessore e si debba pescare in un Comune, nemmeno limitrofo? O forse è la politica contemporanea, quella in cui tutto è fluido, compresi i confini politici e geografici. Se fosse così, l’unica cosa stabile nel tempo (e in eterno) è la necessità di avere un ruolo, i leghisti direbbero una cadrega. Anzi: un cadreghino, con il rispetto di Viggù.