BUSTO ARSIZIO – «Si può convocare urgentemente una commissione per approvare tre verbali e non per analizzare il PUMS?». Se lo chiede il gruppo consiliare del PD di Busto, di fronte ai «due pesi e due misure» della maggioranza di centrodestra nella convocazione delle sedute di commissione. Perché quando a invocare l’urgenza è la minoranza, come per il PUMS, la prima data disponibile è dopo più di un mese, quando invece ci sono scadenze formali da rispettare, si può convocare la seduta dopo tre giorni. Di qui l’accusa: «A Busto formalità corrette, confronto democratico zero».
Il caso
Il PD solleva il caso dopo che stamattina, 13 maggio, è arrivata «una mail dal protocollo del nostro Comune inviata alle ore 10.54» per annunciare la «convocazione urgente della Commissione 4 “Cultura, Educazione, Tempo Libero, Sport, Problematiche Giovanili”». E «l’oggetto di tanta urgenza – spiegano Cinzia Berutti & C. – è l’approvazione di tre verbali del 7 e 23 novembre 2023, nonché quello del 19 aprile 2024».
La polemica
«A parte la tempestività dell’attività di approvazione di due verbali dello scorso anno, da questa convocazione si ricavano almeno due informazioni – continuano la nota del PD – con quale frequenza si discuta in questa amministrazione sui temi che sono oggetto della Commissione 4 e quali siano i criteri di urgenza utilizzati dai nostri amministratori». Constatazioni che portano alla polemica: «Il dato incontrovertibile è che la Commissione era necessaria per scadenza dei termini di approvazione dei verbali – sottolineano i Dem – se però a chiedere la convocazione urgente di una commissione è il PD (vedi convocazione per l’analisi del PUMS, richiesta il 23 aprile e convocata il 10 giugno) si rimanda di giorni e giorni».
L’attacco politico
E allora arriva l’attacco: «Il dato politico è che la Giunta e la maggioranza considerano il Consiglio Comunale un obbligo formale, perciò, non discutono di nulla se non, forse, tra di loro: vedi Pums, vedi progetto campi di padel, vedi raccolta puntuale, vedi tutti i progetti PNRR. Nella nostra città: formalità corrette, confronto democratico zero – l’affondo del PD di Busto – proprio per evitare circostanze come queste e discrezionalità che viene usata a solo favore della maggioranza noi del Gruppo Consiliare del PD e delle altre forze di minoranza abbiamo protocollato una proposta di delibera di consiglio per la modifica del regolamento di funzionamento delle commissioni consiliari. Auspichiamo che sul testo vi sia un voto unanime».
