A Solbiate Olona il comando dell’Allied Reaction Force. La nuova forza NATO di risposta alle crisi

SOLBIATE OLONA – È la Caserma NATO di Solbiate Olona il primo quartiergenerale della Allied Reaction Force, la nuova forza multinazionale e multi-domain da 300mila uomini che si occuperà di «difendere ogni centimetro e ogni pollice dei territori Alleati». Parole del Generale Christopher G. Cavoli, la massima autorità militare della NATO in Europa, che ha consegnato il vessillo della ARF nelle mani del generale di Corpo d’Armata Lorenzo D’Addario, il comandante del corpo di reazione rapida della NATO in Italia.

La cerimonia

La cerimonia di assunzione della guida di ARF da parte di NRDC-ITA, il comando NATO di Solbiate Olona, si è svolta oggi, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, il Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello. La caserma “Ugo Mara” sarà l’headquarters della nuova forza di risposta rapida per i prossimi tre anni. Alla cerimonia hanno partecipato tutti i Comandanti delle unità della NATO che a partire da oggi costituiranno l’Allied Reaction Force (ARF), in particolare della 1 UK Division, del ESP JSOC (Joint Special Operations Command), del ESP JFAC (Joint Force Air Component) del CFSpCC (Combined Force Space Component Commander), di ITMARFOR (Italian Maritime Forces) e di SOFCOM (Allied Special Operations Forces Command). La nuova forza contribuirà a supportare l’Alleanza Atlantica nell’assolvere i suoi tre principali compiti di deterrenza e difesa, prevenzione e gestione della crisi e sicurezza cooperativa. Tra le autorità civili erano presenti anche il Prefetto di Varese Salvatore Pasquariello e il neo-sindaco di Solbiate Olona Lucio Ghioldi.

Cosa cambia

La Allied Reaction Force, come forza di risposta rapida, rimpiazza la NATO Response Force, che era attiva dal 2002, istituita dopo l’attacco alle Torri Gemelle. La principale differenza sta nei numeri: dai 40mila uomini che poteva mobilitare NRF, si arriva ai 300mila uomini a disposizione di ARF. Un cambio di paradigma deciso dalla NATO in occasione del summit di Vilnius del 2023, come risposta alle preoccupazioni suscitate dall’invasione dell’Ucraina. «Brutale, non provocata e illegale», come ricordato dal generale Cavoli nel suo discorso. L’altra grande novità sta nel fatto che ARF è una forza multi-domain, in grado di approcciare le operazioni su tutti i domini, non solo convenzionali – aria, mare e terra, ma anche cyber e spazio. È «la nuova era della difesa collettiva», come proclama il video di presentazione della nuova Forza NATO. Significa conseguire risultati in modo più immediato rispetto al passato e fornire una risposta efficace alle eventuali situazioni di crisi in tutti i tipi di operazioni.

Le voci

«È l’inizio di qualcosa di grande» rivela il generale americano, il più alto in grado della NATO in Europa. «Abbiamo scelto questo comando come quartiergenerale per la sua rapidità di schieramento e la sua creatività». Caratteristiche indispensabili di fronte ad un mondo che è cambiato e che, tra l’Ucraina e il Medio Oriente, è incendiato. Tanto che nelle ultime ore le basi americane in Europa (non quelle NATO) hanno alzato a “Charlie” il livello di allerta contro il terrorismo. «Un cambiamento dirompente – sottolinea il generale Masiello – dobbiamo essere pronti sperando di non entrare mai in azione. Dobbiamo essere flessibili e proattivi per affrontare le minacce. ARF assicurerà rapida risposta». E il generale D’Addario indica l’obiettivo, che è quello di essere «sicuri e liberi dalla paura, allenati e preparati per la deterrenza alle vili aggressioni».

Il ruolo di NRDC-ITA

NRDC-ITA, nel suo ruolo di ARF, fornisce alla massima autorità militare della NATO in Europa un’immediata capacità di risposta alle crisi. In tale ottica, ha portato avanti una serie di attività tra esercitazioni, studi accademici e addestramenti specifici che sono culminati, lo scorso maggio, nell’esercitazione Steadfast Deterrence 24, svoltasi nel maggio 2024 in Norvegia, nella quale ha ricevuto la validazione formale. Ulteriori esercitazioni, inoltre, saranno svolte in Europa alla fine del 2024 e sia nel 2025 che nel 2026. Questo nuovo ruolo rafforzerà anche le relazioni già stabilite dal Comando NATO di Solbiate Olona, consentendogli di collaborare con nuovi partner e alleati per condividere competenze ed esperienze, dimostrando nel contempo i migliori principi di coesione e legittimità. La scelta di NRDC-ITA conferma l’impegno dell’Italia nei confronti dell’Alleanza e della deterrenza e difesa dell’area euro-atlantica.

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