Arsago, Claudio Montagnoli: «Dai miei avversari solo bassezze da propaganda»

Claudio Montagnoli

ARSAGO SEPRIO – È la serata in cui si dice tutto, l’ultima occasione prima del voto per togliersi un peso dallo stomaco: «Sono accuse forzate, senza senso, incomprensibili. Non scenderemo a quel livello». Claudio Montagnoli ha chiuso al vetriolo la campagna elettorale ad Arsago Seprio. E ieri – 6 giugno – ha colto l’occasione per ripresentare la squadra di candidati di Tradizione e Innovazione e per presentare il programma. Ma anche per replicare alle critiche.

«Dove siamo finiti?»

«Non scendiamo alle bassezze da propaganda elettorale», ha detto dal palchetto del Centro Culturale Concordia. «A noi interessa solo Arsago». Ma qualche sassolino se l’è tolto: «Avevo cominciato questo percorso senza attaccare nessuno, con lo slogan “dove eravamo rimasti?”, ora mi domando “dove siamo arrivati?”». Una replica rivolta «a chi oltretutto era con me fino al 2019, che ci chiede cosa abbiamo lasciato. Ma dov’erano loro? E dove sono finiti? Facile scaricare la colpa agli altri». Fino all’affondo: «Non era amicizia, era opportunismo. Vedi a volte la politica…»

«Voglio fare parte ancora di Arsago»

L’obiettivo ora è «andare avanti con il lavoro svolto, dialogare con la gente e portare avanti il programma». Le priorità, ha detto, sono «l’ampliamento del cimitero e partecipare a tutti i tavoli, con un focus su Malpensa». Ma anche «sostenere il commercio e le attività sportive e sociali». In merito alle opere pubbliche, «crediamo che un Comune non debba strafare: servono priorità. Abbiamo visto, oggi, alcuni interventi avviati che sono esagerati». Fino al messaggio finale: «Voglio ancora essere partecipe della vita di Arsago».

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