Azione ci crede: «Il 4%? Ce la facciamo». Bonetti e Rosato a Busto da Libertas

BUSTO ARSIZIO – «Il 4%? Lo supereremo, non è in discussione. E quello di Azione è l’unico progetto chiaro, con un programma senza contraddizioni interne e i cui candidati andranno nello stesso gruppo parlamentare europeo». Parole di Elena Bonetti, vicepresidente di Azione e capolista nel collegio Nord-Ovest per la lista Azione-Siamo Europei alle elezioni dell’8-9 giugno, che ieri sera (27 maggio) ha fatto tappa a Busto Arsizio, ospite dell’associazione Libertas insieme al vicesegretario di Azione Ettore Rosato e all’altra candidata alle Europee Maria Pia Abbracchio, vice rettrice dell’Università Statale di Milano.

L’intervista a Elena Bonetti

La competizione alle elezioni europee è al centro, ma Azione non ha paura. «Forza Italia? Ha un progetto moderato di centro ma con una contraddizione enorme: in Italia vota contro alle cose che costruisce e introduce in Europa con la commissione Von Der Leyen». Così Elena Bonetti invoca una scelta di campo per il partito di Carlo Calenda nel sempre più affollato centro rimasto orfano del Terzo Polo. «Stati Uniti d’Europa? Non è un progetto politico, Renzi e Bonino la pensano diversamente sul premierato, sulla commissione Covid, sul nucleare, e dopo le Europee torneranno divisi. Il nostro è un progetto coerente in Italia e in Europa e andrà avanti anche dopo il 10 giugno».

Il voto ad Azione

«Non ci arrendiamo all’idea di un’Italia divisa per fazioni – rimarca Bonetti – la nostra linea è di dismettere i linguaggi populisti fatti di promesse e slogan. Nel nostro programma solo impegni determinati, realizzabili, e li porteremo a termine». Ettore Rosato aggiunge che «abbiamo bisogno di più Europa e non per i tappi delle bottiglie». Chiaro riferimento a Salvini e al suo controverso post, ma anche alla sfida di Azione, che è quella di «costruire un’Europa più forte per rispondere alle sfide dei tempi attuali», a partire dall’Ucraina e dal Medio Oriente. E la prof. Abbracchio, da neofita della politica, ricorda che «il voto inutile è quello che si continua a dare contro qualcuno e perché non ci si fida di nuove alternative. Se non facciamo così rimane davvero tutto com’è. Le competenze ci sono, anche in politica, basta metterle insieme e allontanarsi da quella deriva negativa per cui niente può cambiare. Me lo dicono in tanti in campagna elettorale, ma bisogna insistere».

L’asse con Libertas

«Chi vota Azione spinge per un’Europa federalista – l’appello del segretario provinciale Franco Binaghi – cinque anni fa la Lega ha eletto 27 eurodeputati, che sono stati del tutto ininfluenti». Ad ospitare i big di Azione a Busto Arsizio è stata ancora una volta l’associazione Libertas presieduta da Paolo Della Vedova, come già sotto Natale quando arrivò in città, incontrando anche il sindaco Antonelli, Ettore Rosato, che insieme a Elena Bonetti aveva appena lanciato l’associazione PER. «Mi auguro che Azione riesca a “moderare” la maggioranza in Europa e in Italia – le parole di Marco Lanza, esponente di Libertas e capogruppo in consiglio comunale per la Lista Antonelli – nessuno è più contento di me, che sono “giovane” politicamente, di sentire parlare di politica. Il mismatch c’è anche in politica, tanti giovani non si riconoscono nell’attuale offerta e sperano che venga fuori qualcosa. È arduo, perché c’è un vuoto di politica anche nelle scelte locali, ma è forse l’unica ricetta».

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