Busto Arsizio, caso piscina Manara: ci sono quattro indagati

BUSTO ARSIZIO – Frode in pubbliche forniture e falso, sono quattro gli indagati per il caso piscina Manara. Che la struttura fosse nel mirino della procura era cosa nota, così come noto era il fatto che vi fosse un’indagine aperta. Adesso, quale atto dovuto, il pubblico ministero Nadia Calcaterra, che coordina l‘inchiesta della Guardia di Finanza ha iscritto nel registro degli indagati l’ex direttore della Forus, la coordinatrice degli impianti e un istruttore di fitness. A modello 21 (ovvero per notizia di reato a carico di persona nota) è iscritto anche un manutentore.

L’inchiesta

L’inchiesta è partita da un “incidente” avvenuto lo scorso febbraio quando una decina di bambini accusarono malori a causa dell’eccessiva quantità di cloro nell’acqua, due dei bimbi ebbero necessità di cure mediche.

Quello di febbraio fu soltanto l’ultimo episodio che coinvolse la Forus, la società iberica che, appunto, gestiva l’impianto. I militari della Gdf hanno sequestrato varia documentazione. L’ipotesi della procura, che al momento è al vaglio, è che possano essere state alterate le relazioni sulle analisi dell’acqua per far apparire tutti i valori a norma di legge quando invece non lo erano. Gli accertamenti sono in corso, l’indagine è aperta e gli inquirenti faranno le dovute valutazioni una volta avuti i risultati delle analisi.

Busto, frode in pubbliche forniture: la piscina Manara nel mirino della Procura

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