CARDANO AL CAMPO – L’area verde più bella di Cardano al Campo per troppi anni è stata il bersaglio di critiche per i disservizi, il degrado e la scarsa manutenzione. Ora il Comune prova a invertire la rotta, promuovendo una manifestazione di interesse per la riapertura del chiosco con annessa gestione del Parco Usuelli, un’oasi naturale nel cuore della città. Sul sito istituzionale dell’ente è apparso un avviso esplorativo per l’affidamento mediante la formula del partenariato pubblico-privato e delle concessioni.
Gestione a terzi
L’esternalizzazione del servizio è una strada già provata a fortune alterne negli anni passati. Ora anche la giunta Colombo tenta la medesima soluzione, «ritenendo la formula dell’affidamento a terzi adeguata a fronte della gestione dei servizi e del parco garantendo una migliore qualità urbana». Spiega l’assessore all’Ambiente Meri Suriano: «E’ una necessità che nasce per sviluppare e migliorare spazi urbani vivibili che diano un valore aggiunto e che rispondano al meglio alle esigenze specifiche del contesto, del benessere. Un luogo valorizzato, accogliente, sicuro, inclusivo e che offra occasioni di socialità e di gioco in cui trascorrere il tempo libero».
Gli impegni del Comune
Affinché si arrivi a breve alla gestione di terzi del parco, il Comune a breve provvederà a installare un servizio igienico, mancante da anni. «Per una maggior sicurezza e guida visiva – continua Suriano – stiamo provvedendo inoltre a rivisitare l’illuminazione interna, implementando o sostituendo dove necessario impianti obsoleti e malfunzionanti per una maggior sicurezza e guida visiva».
L’intervento del privato
A fronte dell’impegno economico del Comune, al privato che prenderà in mano la gestione del chiosco l’ente chiede una serie di obblighi, tra cui lo svuotamento cestini, l’apertura e chiusura di tutti gli accessi del parco, la tutela igienica, la cura del verde, la manutenzione dei giochi e la collaborazione per il controllo e la sicurezza dell’area. «Gli spazi verdi ben curati – conclude Suriano – possono contribuire ad educare al rispetto dell’ambiente e in generale dei beni pubblici».
