Cardano, 11 anni fa morì Prati. Ma lo Stato si è dimenticato del suo vice Iametti

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Laura Prati e Costantino Iametti

CARDANO AL CAMPO – Nel 2018, la prima richiesta all’allora ministro degli Interni Matteo Salvini è rimasta inevasa. Poi il secondo tentativo andato a vuoto cinque anni dopo, nel 2023, con la giunta del primo cittadino Maurizio Colombo. Oggi, nel 2024, al governo di Cardano al Campo c’è il neoeletto Lorenzo Aspesi e si può ripresentare l’opportunità di chiudere finalmente i conti con il passato e chiedere allo Stato italiano un’onorificenza al merito civile per Costantino Iametti, l’ex vicesindaco che ha subito gravi ferite durante la sparatoria che nel 2013 costò al vita a Laura Prati.

Le richieste

Lo scorso anno, il 2 luglio, in occasione del decimo anniversario da quel tragico evento, ha avuto luogo la cerimonia per il conferimento della medaglia d’oro al valore civile a Laura Prati per volontà del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un’occasione speciale, in cui il prefetto Salvatore Pasquariello ha consegnato il prestigioso riconoscimento alla famiglia dell’ex sindaco.
Anche l’allora vicesindaco Iametti – in linea con la volontà già espressa in consiglio comunale dalle precedenti amministrazioni – meriterebbe un riconoscimento formale dallo Stato visto che, nell’esercizio delle sue funzioni, venne ferito alla testa e si prese due proiettili in pancia. Una ricompensa al merito civile infatti è concessa per premiare chi si è prodigato, con eccezionale senso di abnegazione, nell’alleviare le altrui sofferenze o, comunque, nel soccorrere chi si trovi in stato di bisogno. Sono “requisiti” che Iametti ha ben messo in evidenza quel drammatico giorno, visto che – in base alla ricostruzione processuale – si mise davanti alla sindaca quasi per volerla difendere dalla furia omicida di Giuseppe Pegoraro.

Una nuova possibilità e la cerimonia

Le richieste sono rimaste inevase in passato. Nel 2018 fu colpa della burocrazia: la pratica non andò a buon fine perché non venne istruita correttamente. Mancava infatti una apposita deliberazione di giunta comunale, avvenuta invece nel 2023 con la relazione sulla ricostruzione dei fatti firmata dall’ex vicesindaco Valter Tomasini. Un anno dopo c’è quindi l’opportunità per il nuovo sindaco di riprendere in mano le pratiche e chiudere un ciclo. Oltretutto Lorenzo Aspesi e Laura Prati lavorarono in giunta insieme ai tempi di Mario Aspesi sindaco. Lui era assessore al Bilancio, lei alla Cultura.
Nel frattempo, anche se sui canali istituzionali del Comune per la prima volta non è stata pubblicata inspiegabilmente nessuna informativa dell’evento, domani – 2 luglio – puntuale come ogni anno ci sarà la tradizionale cerimonia dell’ammainabandiera per ricordare Prati. E amministratori, forze dell’ordine, autorità si ritroveranno alle 9.45 sotto la targa in marmo bianco che ha trovato dimora, a perenne memoria, all’ingresso del municipio di piazza Mazzini.

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