CASORATE SEMPIONE – Dalla figura retorica alla figuraccia il passo è stato brevissimo. E così il sindaco di Casorate Sempione, Dimitri Cassani, in meno di 24 ore ha cambiato radicalmente opinione, passando dalla gran prosopopea con cui attaccava i giornalisti, rei di aver strumentalizzato le sue parole, a chiedere pubblicamente scusa a Claudio Montagnoli, neoeletto primo cittadino del Comune limitrofo, Arsago Seprio.
Le scuse
La vicenda è ormai nota. E dopo aver paragonato Montagnoli a Barabba, il ladrone salvato dalla crocifissione al posto di Gesù, Dimitri Cassani si è rimangiato la parola e ha fatto pubblica ammenda. L’articolo di Malpensa24 in cui svelava il contenuto del suo post ha scatenato un polverone oltre che una pioggia di critiche, da senatori dalla Repubblica fino a molte persone a lui molto vicine politicamente.
E così, dopo aver ammesso di essere imperfetto («io in particolare ho sicuramente più difetti che pregi, alcuni di questi poi mi portano a commettere errori che, visto il ruolo istituzionale, dovrei evitare») e lanciarsi in una reinpretazione alquanto fumosa dell’accaduto per cercare di giustificarsi, ecco finalmente che arrivano le scuse: «Lo ammetto, il commento era interpretabile così come è stato fatto, l’ho scritto senza alcuna malizia e se si è sentito offeso gli porgo le mie pubbliche scuse, qui non c’entra il rispetto istituzionale ma quello della persona che, per me, viene sempre prima di ogni cosa, come ho detto all’inizio ho molti difetti ma non ho paura nel chiedere scusa quando mi rendo conto di aver sbagliato anche se non intenzionalmente, come in questo caso».
Chi si deve vergognare?
Peccato che meno di 24 ore prima, quando il caso era ormai scoppiato, ancora difendeva a spada tratta il suo pensiero e sosteneva che i giornalisti si sarebbero dovuti vergognare per avere strumentalizzato le sue parole. Ecco perché, nel suo ultimo post di ripiego, ci saremmo aspettati le scuse non soltanto rivolte a Montagnoli ma anche nei nostri confronti. Considerando la sua capacità di cambiare opinione con la stessa capacità con cui cambia il vento, non perdiamo la speranza.
