CASSANO MAGNAGO – Il termine del 30 giugno è scaduto ma la questione Sieco non è arrivata sul tavolo del consiglio comunale di Cassano Magnago. Cosa succede ora? Il Comune ha stanziato alla società (di cui è socio maggioritario) altri 600mila euro per garantire il servizio di raccolta rifiuti per i prossimi tre mesi. Ma i Comuni soci sono ormai arcistufi dei tentennamenti dell’amministrazione Ottaviani e sono pronti a escludere l’ente cassanese dalla compagine sociale.
Costi e servizi
Considerato che lo scorso 31 dicembre è scaduto il contratto con cui è stato affidato in “house providing” a Sieco il servizio di igiene urbana con l’annesso spazzamento meccanizzato e sgombero neve, proprio come già accaduto per i primi due trimestri dell’anno, il Comune di Cassano ha rinnovato anche per il periodo giugno-settembre l’impegno di spesa per la copertura del servizio con un importo pari a 600mila euro.
Il problema è che si tratta di una determina unilaterale, tant’è vero che Sieco ha già fatto sapere a Palazzo Mazzucchelli che considera questi 600mila euro come un acconto, riservandosi di procedere con il conguaglio in caso di spese superiori e di cominciare a tagliare i servizi (limitandosi a quelli essenziali) in caso di mancata copertura economica dell’attività svolta.
Sieco infatti già a gennaio aveva comunicato che avrebbe garantito, anche dopo la scadenza dei termini contrattuali, “la continuità dei servizi, fino all’individuazione da parte del Comune del nuovo soggetto gestore, con canone da determinarsi”. Si tratta della cosiddetta proroga tecnica.
Procedura di esclusione
Nel frattempo i Comuni soci (Brunello, Cairate, Carnago, Caronno Varesino, Castelseprio, Gazzada Schianno e Lonate Ceppino) non stanno a guardare. E come avevano già anticipato lo scorso maggio, proprio per l’atteggiamento definito «irresponsabile e pericoloso» del socio maggioritario, hanno deciso di procedere all’esclusione del Comune di Cassano Magnago dalla compagine sociale, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 9 dello Statuto. Il punto compare all’ordine del giorno del prossimo Ufficio di coordinamento convocato per il prossimo 11 luglio.
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