Castellanza, il PD rompe gli indugi: «Centrale rumorosa. Serve la soluzione»

Il consigliere del PD di castellanza Bettoni indica la centrale

CASTELLANZA – Come avere un elicottero sopra la testa. Tutto il giorno. E a volte anche la notte. Per capire il disagio che da un anno e mezzo stanno vivendo i cittadini di Castellanza che abitano in via Pomini e nelle strade attorno ci devi andare. O ascoltare la voce dei bambini che abitano lì e che ormai chiamano “terremoto” la centrale elettrica della Ime Power.

La testimonianza dei piccoli

«Ogni giorno – racconta un piccolo castellanzese – mi tocca alzare il volume della televisione. A volte anche fino a 25 perché non sento quello che dicono». Una vitaccia, insomma.

Ma per credere che quanto dicono i residenti non è esagerazione basta camminare lungo via Pomini. E, se la centrale è in funzione, anche se non si vede la torre, la senti. Senti l’asfalto vibrare. Poi vibrano le gambe. E quel rumore di sottofondo, davvero uguale a quello di un elicottero fermo sopra le case, ti entra nello stomaco, nella testa. E non ti lascia più finché non te ne vai.

Il Pd rompe il silenzio

«Non si può più aspettare, serve una soluzione». Lo dice Gianni Bettoni, consigliere comunale del Partito Democratico che ha rotto gli indugi e si schiera dalla parte dei cittadini che da mesi si battono per riavere la qualità della vita strappata dal “mostro”.

«Non possiamo più fermarci davanti all’”abbiamo fatto tutto il possibile” – continua Bettoni – se il problema persiste significa che le soluzioni adottate non sono sufficienti. Noi siamo convinti che la Ime Power abbia fatto una serie di interventi di mitigazione e siamo consapevoli che tutti gli enti preposti si siano adoperati per affrontare la questione. Ora però bisogna anche dire che tutto questo non è sufficiente e che la gente di questa zona ha tutte le ragioni del mondo a chiedere una soluzione definitiva».

La voce dei residenti

Non ne possono più. C’è chi racconta di fine settimana passati nei bed and breakfast «per riuscire a riposare un po’ lontano da questo inferno» e chi parla di figli che «per poter studiare concentrati sono costretti ad andare da amici o da parenti». Si sprecano le testimonianze di vetri, doppi e tripli vetri, che vibrano, di serrande che “ballano” la samba e di pavimenti che tremano. Ogni testimonianza racconta di una vita impossibile «tra i muri di casa nostra. Siamo preoccupati perché questa sarà la seconda estate d’inferno durante la quale non potremo nemmeno aprire le finestre. Questa non è vita».

E cosi il Pd cittadino, che è socio di maggioranza dell’amministrazione, ha deciso di rompere il silenzio. «Tutti gli enti – dice Bettoni – nei mesi scorsi hanno lavorato a una soluzione. Aggiungo che anche l’azienda ha fatto una serie di interventi. Ora se i risultati ottenuti non sono sufficienti occorre fare un passo in più. Davanti al disagio della gente non si può più rispondere con “tutto quello che potevamo fare l’abbiamo fatto. Anche perché i riscontri di Arpa confermano che esistono delle criticità che vanno risolte».

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castellanza centrale elettrica – MALPENSA24