di Luca Marsico
Essendomi ritirato ormai da tempo dall’agone politico, forse dovrei continuare a stare zitto come, d’altra parte, ho fatto, negli ultimi anni. Tuttavia il risultato delle elezioni amministrative in provincia di Varese offre una quadro abbastanza preoccupante, ovviamente per chi, come me, da sempre, è uomo del centrodestra. Eccomi, quindi, qui a tediare chi avrà la bontà di leggere il brevissimo pensiero che segue.
Il voto, ci consegna un dato: alle elezioni amministrative i simboli di partito, anche quelli più blasonati e in auge, nulla possono se non sono accompagnati da una lista attrattiva fatta di persone, candidato Sindaco in testa, capaci di empatizzare con gli elettori. Le idee, come noto, camminano sulla gambe degli uomini e alla elezioni per la scelta del Sindaco le sue gambe e quelle dei candidati consiglieri sono importanti, evidentemente, più dei partiti politici a cui quelle idee si ispirano.
Non che i candidati Sindaci del centrodestra usciti sconfitti non abbiamo avuto gambe buone, ma se il centrodestra vince alle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo facendo incetta di voti ma poi, viceversa, perde la sfida domestica, una ragione ci sarà. L’auspicio è che, a questo proposito, chi ha responsabilità politiche faccia le opportune riflessioni.
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
