Corruzione e appalti, arrestato un generale dei carabinieri

MILANO – È un’inchiesta della Procura di Milano ad aver portato all’arresto del generale dei carabinieri Oreste Liporace, comandante dei carabinieri del secondo reggimento allievi, marescialli, brigadieri di Velletri (Roma) e dell’imprenditore laziale Ennio De Vellis. Le accuse a vario titolo sono per corruzione, turbativa e false fatture, al termine delle indagini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Milano, coordinate dal pm milanese Paolo Storari in merito a un appalto per i servizi di pulizia della caserma, del valore di circa 700 mila euro, affidata alla ‘Fabbro’ spa, i cui due fratelli titolari risultano indagati.

“Le indagini dirette dalla Procura di Milano si sono concentrate su illecite assegnazioni di fondi e appalti pubblici in cambio di denaro e altre utilità”, si legge nella nota firmata dal Procuratore Capo Marcello Viola, che vede sotto inchiesta anche funzionari e dirigenti pubblici di amministrazioni centrali dello Stato.

La presunta corruzione

Secondo quanto ricostruito dalle indagini la corruzione si sarebbe concretizzata in denaro, borse di lusso, noleggi auto, biglietti per lo stadio Olimpico e per la Scala di Milano. A far partire gli accertamenti della Guardia di Finanza  è stato un filone di inchiesta su un dipendente di Fiera Milano spa, dai quali sarebbero emersi i presunti collegamenti tra Fabbro e il generale Liporace. 

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