Europee, scontro Cassani-Reguzzoni. «Usa Volandia per propaganda». «Lo querelo»

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MALPENSA – Quando manca soltanto una settimana all’appuntamento con le Europee, si accende la campagna elettorale in provincia di Varese. A scatenare una vera e propria guerra a colpi bassi tutta interna al centrodestra è lo scontro a viso aperto tra il segretario della Lega, Andrea Cassani, e il presidente di Volandia, Marco Reguzzoni, ex leghista tornato in politica sotto la bandiera di Forza Italia

Lo spot di Volandia 

Al centro del dibattito un inequivocabile spot elettorale di Volandia per il proprio presidente apparso ieri su Instagram. Il reel, che porta la firma del Parco e museo del volo (nella foto il cerchio blu), non soltanto inneggia a Reguzzoni come «uomo del fare» e «la persone giusta per rappresentarci in Europa», ma mostra chiaramente in sovraimpressione il simbolo di Forza Italia (cerchio verde). 

Propaganda personale 

Davvero troppo per il segretario provinciale del Carroccio. Che in una nota scrive: «Notiamo con stupore come Marco Reguzzoni utilizzi Volandia come uno strumento di propaganda personale e per di più politica. Sorprende poi che lo faccia auto esaltando sé stesso e negando in modo sbalorditivo qualsivoglia contribuzione pubblica alla creazione e al sostegno del museo». E ancora: «Peccato che lo stesso Statuto della Fondazione chiarisca che per essere socio fondatore bisogna elargire un “significativo contributo in denaro, beni o servizi”. In campagna elettorale ci racconta che va tutto bene e che dal “pubblico” non ha mai avuto nulla, quando solo pochi mesi fa Reguzzoni voleva diversi milioni di euro da Regione Lombardia per costruire un autosilo, un ristorante e un albergo sul sedime intorno a Volandia (chiedendo un accordo di programma – che dovrebbe avere un interesse pubblico) perché tali strutture sarebbe servito a sostenere l’attività museale».
Cassani ritiene necessario fare chiarezza su cosa abbia fatto il “pubblico” per Volandia e cosa abbia fatto Reguzzoni per il museo. «Non sappiamo se è vero quanto riferito da alcuni secondo i quali lo stesso Reguzzoni percepisca uno stipendio da Volandia: ci dica lui se è vero per chiarezza e lo dica anche ai tanti volontari che da anni con passione, competenza e abnegazione dedicano tantissimo del loro tempo libero per far vivere il museo senza percepire nulla. Ciò detto, al di là del ruolo di Reguzzoni in Volandia, formalmente una fondazione partecipata da Enti Pubblici e aziende pubbliche, è quantomeno inopportuno (se non addirittura proibito) che utilizzi i canali social della fondazione per fare campagne elettorali a proprio favore. Siamo curiosi di sapere cosa ne pensano anche i vari Enti Locali soci, oltre che Leonardo, Fnm, Sea. Mi auguro che si tenga conto a tutti i livelli di queste dichiarazioni e dell’utilizzo personalistico di Volandia prima di andare ad assumere le prossime decisioni sul museo».

Rimosso il post

Il pesante affondo del sindaco gallaratese trova l’immediata risposta di Reguzzoni. Che annuncia di ricorrere alle vie legali: «Sapevamo già che Cassani è un nemico di Volandia, avendo osteggiato qualsiasi progetto. Nel merito procederò a querela perché è cattivo e mi ha stancato. Dico solo che il post è stato approvato dall’intera Assemblea dei volontari. In ogni caso, siccome tengo più a Volandia che alla mia persona, non voglio polemiche e ho fatto rimuovere il post che uscirà solo come Marco Reguzzoni. Mi spiace solo che Cassani e i suoi vivano con ossessione la mia candidatura evitando di confrontarsi sui temi. Io devo proteggere Volandia in ogni caso anche contro la cattiveria».

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