Europee, «Bossi voterà Forza Italia. La Lega è stata tradita». L’annuncio di Grimoldi

Umberto Bossi parla di 40 anni di Lega a Gemonio

VARESE – «Umberto Bossi voterà Forza Italia, e darà la preferenza a Marco Reguzzoni». L’annuncio, a urne aperte, lo ha dato Paolo Grimoldi, già promotore del comitato Nord e già segretario nazionale della Lega Lombarda. «Mi ha appena telefonato Umberto Bossi – la dichiarazione di Grimoldi alle agenzie – seppur tardi, mi ha chiesto di far sapere cosa voterà lui, mi limito a riportare quanto mi ha chiesto di fare e di far sapere: Umberto Bossi voterà Reguzzoni perché la Lega è stata tradita». Una bomba a urne aperte.

La fine di un’epoca?

Sarebbe la fine di un’epoca. Umberto Bossi, fondatore della Lega, che sbatte la porta in faccia alla sua “creatura”, oggi guidata da Matteo Salvini, e consegna il suo voto a Forza Italia, storico alleato. «Vannacci? Non gli piace assolutamente» aggiunge Grimoldi a proposito di quello che gli ha rivelato Bossi al telefono. «Aveva la voce arrabbiata perché la Lega non sta facendo più la Lega». Sembra una risposta ad un’indiscrezione di Repubblica di oggi, 8 giugno, sulla possibilità che il “Vecchio Capo” finisse per sostenere la corrente Forza Nord lanciata da Flavio Tosi, che in Lombardia è rappresentata da Marco Reguzzoni, il suo storico delfino, candidato come indipendente nella lista Forza Italia-Noi Moderati. «Non ho mai commentato in vent’anni le dichiarazioni di Bossi e non intendo farlo ora – le parole di Marco Reguzzoni – se mi dà il suo voto, per me è una tale soddisfazione che dimostra la mia coerenza e vale da sola la campagna elettorale».

Dubbi in casa Lega

Un annuncio choc a urne aperte che però lascia qualche perplessità dalle parti della Lega, dove si chiedono se nel segreto dell’una veramente il fondatore barrerà il simbolo con la scritta Berlusconi invece di quello del “suo” Alberto da Giussano. «Bossi avrebbe avuto tutto il tempo per rilasciare quella dichiarazione se avesse voluto» afferma Isabella Tovaglieri, europarlamentare uscente e rappresentante della Lega in provincia di Varese. Tanto più che lo scorso 29 maggio era sul palco di Regione Lombardia per ricevere la Rosa Camuna dal governatore Attilio Fontana. «Io c’ero e l’ho visto – sottolinea Tovaglieri – i sedicenti “veri leghisti” Reguzzoni e Grimoldi no. Ed è indegno che strumentalizzino il Capo in questo modo».

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