Ex Macello, Busto apre un altro cantiere PNRR. «Sarà un polo per i giovani»

BUSTO ARSIZIO – Nuova vita per l’ex Macello, ci vorranno 600 giorni. Il cantiere dello storico complesso di via Pepe, finanziato con 6,3 milioni di fondi PNRR su un costo complessivo di 9,2 milioni, ha preso il via nei giorni scorsi. Al lavoro la stessa impresa, Notarimpresa di Novara, che sta cantierizzando anche il Conventino di via Matteotti. Diventerà un polo di aggregazione giovanile, con la sede degli Scout, spazi espositivi e polifunzionali, un bar caffetteria e in futuro anche un ITS, che si è aggiudicato altri fondi regionali con il bando Arest.

L’area da rigenerare

L’ex Macello Civico, dopo la sua dismissione, era stato destinato in parte alle attività degli Scout di AGESCI e in parte per ospitare l’archivio della Procura di Busto Arsizio. Ora il progetto prevede la realizzazione di spazi a favore di attività culturali e associative, ma anche un’integrazione con la vita del quartiere. Nel dettaglio, il “nuovo” Macello avrà spazi espositivi (edificio 1), la galleria come spazio pubblico multiuso (2), la sede degli Scout (3), la segreteria del nuovo ITS (4), un bar caffetteria (5), un edificio filtro pluriuso di relazione con il quartiere (6), un edificio pluriuso (7) e infine nell’ex villa del veterinario (8), in passato già riconvertita a comando dei vigili, un edificio destinato ad attività associative.

Si farà “macello”

«L’idea da cui è nato questo progetto è di dedicare questo spazio ai giovani, in vista del futuro ITS – sintetizza l’assessore all’urbanistica Giorgio Mariani – sarà un polo di aggregazione giovanile, con le aule ITS che sorgeranno nella parte destra dell’area, guardando da via Pepe. Sarà attivo sia di giorno che di sera, con spazi pluriuso con un occhio particolare ai giovani, in un contesto che si presta a fare un po’ di macello». L’intervento sarà l’ideale completamento del piano delle Nord, in continuità anche fisica con la rigenerazione intergenerazionale dell’area mercato e il restyling della stazione FNM con il “boulevard” verde che arriverà fino all’incrocio di via Magenta. «Un progetto unico» lo definisce il sindaco Emanuele Antonelli.

Lavoro trasversale

«La collocazione non è casuale – conferma l’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni – perché questa è l’altra “porta” di accesso all’area delle Nord, in collegamento con Fili Urbani e il Boost di piazza mercato. L’idea è di offrire ad una zona che necessita un rilancio urbanistico diversi tipi di utilizzo oggi mancanti. Ad esempio, serve un posto fisico per far ritrovare i giovani». In quest’ottica l’assessore alle politiche giovanili Daniela Cerana rivela la «partecipazione ad un bando ministeriale per attuare un progetto destinato ai giovani, con esperienze multifunzionali e sostegni anche di tipo psicologico» nello spazio dell’ex comando dei vigili di via Pepe, che in futuro ospiterà «dalle 9 del mattino alle 11 di sera attività destinate agli adolescenti». In ambito culturale, infine, lo spazio previsto all’ex Macello «integrerà gli spazi espositivi cittadini con una particolare attenzione ai giovani artisti, uno degli spazi che mancava alla città» come fa sapere la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli

600 giorni di cantiere, e poi?

Tutto questo sarà pronto per il febbraio 2026, in tempo per la scadenza del PNRR. «Una progettazione complessa per i vincoli della Sovrintendenza» ammettono da Notarimpresa. «Ringrazio chi ha lasciato questi spazi per consentirci di aprire il cantiere – le parole del sindaco Antonelli riferite a Scout e Procura – l’impresa la ringrazierò a fine lavori, ma sono partiti bene. Devo dire che siamo stati fortunati con questi progetti PNRR». Notarimpresa è un’azienda solida, che ha in ballo 25-30 cantieri, tra cui uno all’ospedale di Circolo di Varese, e che sta operando anche al Conventino. Una volta portati a termine i lavori però si aprirà la sfida della gestione, il sindaco ne è consapevole: «L’amministrazione farà da capofila, confidando nel buon senso di chi utilizzerà le strutture. Mantenere tutto questo sarà la nostra maggiore preoccupazione, perché costa, anche se le strutture sono progettate per essere efficienti. Ci aiuteranno gli introiti dell’affitto degli spazi dedicati all’Its».

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