FdI, a Busto arriva Foti per Mantovani. E Pellicini: «Rappresenterà Varese in Europa»

BUSTO ARSIZIO – La pioggia e il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Tommaso Foti “battezzano” il candidato alle Europee Mario Mantovani, nella sua festa di chiusura provinciale in piazza Santa Maria a Busto Arsizio. Per l’ex vicepresidente di Regione Lombardia arrivano l’incoronazione del sindaco Emanuele Antonelli (è una certezza, sarà eletto europarlamentare) ma soprattutto del presidente provinciale del partito Andrea Pellicini. Che va oltre le polemiche interne e afferma: Rappresenterà anche la provincia di Varese in Europa. Noi di Fratelli d’Italia abbiamo eletti a tutti i livelli e ora abbiamo bisogno di un grande europarlamentare, lo sarà Mario Mantovani.

Il sostegno di Foti

Arrivato dalla sua Piacenza mentre era sulla strada per Malpensa, il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia Tommaso Foti ricorda i tempi in cui «in due partiti diversi» collaborava con Mantovani quando era viceministro alle infrastrutture e, non a caso, coglie l’occasione per rammentare anche «la riforma della separazione delle carriere dei magistrati», come una delle «tante promesse mantenute» dei primi 18 mesi di governo Meloni.

La festa di chiusura

La festa è sotto la pioggia battente, anche perché lo stesso Mantovani ha deciso di confermarla in piazza nonostante il meteo e nonostante la disponibilità di una sala al coperto come alternativa. E così la battuta più ripetuta della serata diventa inevitabilmente “candidato bagnato, candidato fortunato“. In realtà per i “Fratelli”, Mantovani è già sicuro dell’elezione a Bruxelles. Così lui promette che in caso di successo la festa per l’elezione, per la provincia di Varese, «si terrà ancora a Busto Arsizio in piazza Santa Maria». Ponendo l’accento in particolare sul sostegno garantito dal sindaco Antonelli, presente insieme all’assessore Daniela Cerana, al consigliere Paolo Geminiani, al presidente di Agesp Energia Paolo Montani e ai due assessori civici Maurizio Artusa e Salvatore Loschiavo, oltre che all’ex assessore Luciano Lista e all’ex coordinatore di An Luca Rossi. Una sorta di “grande coalizione” per Mantovani.

La battaglia per le preferenze

Dopo un’apertura all’Hilton senza establishment, stavolta Mario Mantovani è capace di mobilitare tutta la filiera degli eletti di Fratelli d’Italia in provincia di Varese: ci sono il consigliere regionale Luigi Zocchi, il presidente del consiglio regionale Federico Romani e i deputati Pellicini e Andrea Mascaretti. E la competizione interna ai “Fratelli” rimane un tema di discussione, con le chat che in questi giorni ribollono. Mantovani ne fa solo un cenno, quando ricorda le tante telefonate con il coordinatore Andrea Pellicini e le contestazione per qualche manifesto coperto. «Capita, ma chi si cimenta nella battaglia con i giganti deve essere pronto» chiosa, non troppo sibillino, Mantovani. Ed è un tema anche a Busto Arsizio, dove la battaglia per le preferenze è tosta. Oltre a Mario Mantovani e Carlo Fidanza, che rimane il candidato più gettonato del Circolo, si sono viste in città le quote rosa Federica Picchi (che fa ticket con Mantovani, posto che una delle tre preferenze per ordine di scuderia va sempre alla capolista e leader Giorgia Meloni) e Giovanna Giolitti, ma anche Vincenzo Sofo, l’uscente eletto cinque anni fa con la Lega al Sud, che viene “portato” dal capogruppo in consiglio Luca Folegani. E lunedì 3 giugno irromperà per la prima volta a Busto Arsizio anche Marco Colombo, atteso per un aperitivo elettorale al caffè Trento di piazza Trento e Trieste.

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