Murales “abusivi”, il sindaco di Gallarate: «Dal Pd accuse farneticanti»

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GALLARATE – Il Partito democratico di Gallarate, per voce del suo capogruppo Giovanni Pignataro, ha puntato il dito contro il sindaco Andrea Cassani in merito alla cancellazione dei murales “abusivi” realizzati dagli studenti di fronte all’istituto superiore Gadda Rosselli. Ma il primo cittadino non ci sta e risponde a tono chi gli aveva dato dello sceriffo-censore: «Se il nostro eroico consigliere Pignataro ritiene che io o qualsivoglia altro membro della mia amministrazione abbia interferito con la decisione della commissione Paesaggio o della Soprintendenza, vada a denunciarmi in Procura perché questo sarebbe un reato, altrimenti alla prossima sua uscita in cui dichiara falsità, attribuendo al sottoscritto responsabilità non mie, sarò io a querelarlo per diffamazione. Così magari oltre alle gaffes mediatiche seguiranno anche ingenti risarcimenti».

Il Biden di Gallarate

Il punto sta proprio qui. Da quando è scoppiato il caso lo scorso aprile, l’amministrazione comunale continua a ripetere che non ha alcun potere in materia in quanto la Commissione Paesaggio e la Soprintendenza sono organi tecnici e indipendenti. Ma secondo il Pd è invece chiara la matrice politica dietro la pulizia del mura di cinta dei Gesuiti, imposta in quanto si tratta di un complesso ecclesiastico tutelato.
«Leggo come al solito farneticanti dichiarazioni di Pignataro che ormai sta inanellando una serie di gaffes da far invidia a Biden», risponde a tono Cassani. «Dopo le figuracce sui dati legati alla sicurezza stradale dove ha fatto per ben due volte figuracce, non accorgendosi che quando lui amministrava gli incidenti mortali e i feriti per le strade erano superiori agli attuali, ora come un pugile suonato prova a rialzarsi cercando di dimenarsi in modo scomposto. Non trovando nulla per cui accusarmi in modo sensato l’eroico “Biden nostrano” ora prova ad attribuirmi responsabilità che nemmeno un bambino si sentirebbe di attribuirmi. Tuttavia se posso mettere in conto che tali goffe e ridicole accuse me le attribuisca una persona ignorante, mai mi sarei aspettato che certe dichiarazioni le facesse un uomo che dovrebbe vivere di Legge e quindi ben conoscere leggi e regolamenti. Soprattutto perché da ex assessore al Territorio ben sa quali siano i compiti del sindaco e quali i compiti dei funzionari, dei dirigenti comunali, della Commissione Paesaggio e della Soprintendenza dei Beni Culturali».

Ruoli e responsabilità

Come lo stesso Presidente della Commissione Paesaggio ha specificato, Cassani ricorda che la società che gestisce gli immobili dell’Aloisianum ha presentato una richiesta di sanatoria per tutti i murales più o meno belli presenti sulle pareti delle stesso e tale richiesta è stata rigettata, non dal sindaco ma dalla Commissione Paesaggio e anche dalla Soprintendenza. Gli stessi ragazzi del Gadda Rosselli hanno ammesso che parte dei murales sono da rimuovere perché poco qualificanti e loro stessi avrebbero preso la stessa decisione della Commissione Paesaggio. Agli stessi ragazzi, il Presidente della Commissione Paesaggio ha fatto un’apertura, suggerendo di presentare (in accordo con la proprietà) entra qualche settimana una proposta progettuale per salvare i murales più qualificanti, con la promessa che avrebbe provato a valutarla nuovamente con la stessa Commissione e con la Soprintendenza. «Proposta – conclude il sindaco – che ad oggi, dopo oltre un mese e mezzo non mi pare che sia stata presentata e temo che questo sia il motivo per cui probabilmente la proprietà dell’Aloisianum ha iniziato a cancellare i murales, partendo da quelli meno qualificanti».

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