VANZAGHELLO – Arconte Gatti strappa il secondo mandato consecutivo di sindaco a Vanzaghello con il 61,8% dei voti (1.682 in cifra assoluta) contro il 38,2% di Rino Giani (Insieme per Vanzaghello) al quale ne sono andati 1.038. «Una vittoria schiacciante – commenta a caldo Gatti a Malpesna24 – non era nelle mie aspettative un successo elettorale così importante, mentre mi aspettavo di vincere nella campagna elettorale e soprattutto per i cinque anni di amministrazione. La gente ha sempre apprezzato il nostro lavoro e noi abbiamo accettato le critiche positive. È un grande successo, bello, vissuto, diverso rispetto al 2019 perché allora eravamo alla prima esperienza e vincemmo 53 a 47%, ora invece la risposta del paese è stata netta».
Ora la Rsa. E non solo
Fra i motivi di un tale successo, il sindaco del centrodestra cita «una serie di iniziative concrete, come opere pubbliche, ma anche la presenza e l’accuratezza di alcuni servizi alla popolazione, a partire dallo sportello legale. Poi una serie di manifestazioni culturali di grande spessore, anche per la riscoperta delle tradizioni locali. E, soprattutto, la vicinanza concreta di tutti gli assessori al loro ambito, dalle opere pubbliche alle scuole».
Come tante altre del territorio, anche l’amministrazione di Vanzaghello con questo voto si lascia alle spalle il tempo del Covid. «Non nascondo che ci sia stata qualche pecca – ammette Gatti – Faremo tesoro per dare ulteriore attenzione ai cittadini. Nell’emergenza, però, abbiamo fatto tanto e credo che anche questo ci sia stato riconosciuto». Prossima tappa importante, dopo via Albarina e piazza Costituzione, la futura Rsa. «Questa andrà avanti passo dopo passo. Abbiamo depositato ufficialmente il programma e questa è fra le priorità, ma potrebbe anche non essere completata nei cinque anni data la complessità del progetto. Vorrei però vedere almeno un mattone crescere giorno dopo giorno, fino a poter diventare il nostro fiore all’occhiello, l’opera più importante insieme a tutto quello che abbiamo fatto».
L’ultimo pensiero è ai compagni di “viaggio” e alla famiglia. «Ho una squadra meravigliosa, che ringrazio. Come ringrazio mia moglie e mio figlio che in questi cinque anni mi hanno sopportato e supportato». E che dovranno farlo ancora per altri cinque.
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