VARESE -Una serra indoor per la coltivazione di marijuana nella loro casa di Germignaga. Troppa marijuana, secondo la Procura di Varese, che per le undici piante sequestrate dai carabinieri a seguito di una perquisizione che risale al 2021, ha chiesto oggi – martedì 25 giugno – la condanna di due persone, all’epoca conviventi: un uomo di 45 anni e una donna 61enne.
Detenzione ai fini di spaccio
Il pubblico ministero Antonia Rombolà, davanti al giudice Andrea Crema, ha chiesto 10 mesi di reclusione (più 2mila euro di multa) per un imputato, e 9 mesi (più 1500 euro di multa) per l’altro. L’accusa è di detenzione ai fini di spaccio, e si lega al quantitativo della sostanza trovata dai militari dell’Arma: oltre alle piante, in casa erano presenti altri 115 grammi di erba dall’elevato livello di thc, e sufficienti – sottolinea l’accusa – per la preparazione di 58 dosi.
Spaccio? «Non ci sono prove»
Un quadro che per il pm è incompatibile con l’uso personale, al contrario di quanto sostiene la difesa, rappresentata dall’avvocato Rossella Bonoldi, che ha chiesto l’assoluzione dei due imputati, evidenziando che durante la perquisizione non era stato rinvenuto materiale riconducibile all’attività di spaccio, come ad esempio cellophane, denaro in contanti, bilancini.
La segnalazione ai carabinieri
Quella perquisizione scattò dopo una segnalazione anonima, legata al ritrovamento dei resti di alcune piantine in un bidone della spazzatura, e dopo che i militari dell’Arma avevano indagato raccogliendo informazioni in paese. La decisione del giudice arriverà dopo l’estate.
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