I conti della serva della politica di Busto. E non solo

busto politica giunta

A Busto Arsizio, Fratelli d’Italia sta menando il torrone da diverse settimane per avere un assessore in più nella giunta di Palazzo Gilardoni. Pretesa legittima per le logiche della politica politicante e sulla base del numero dei consiglieri eletti (o acquisiti strada facendo) nell’assemblea civica. In soldoni, fuori un esponente della Lega, dentro un meloniano. Già, ma chi? E siamo al primo problema, che, per le segreterie cittadine, si risolverebbe semplificando: via il responsabile dell’Urbanistica, Giorgio Mariani, ritenuto il più debole della compagine leghista. Al suo posto qualcuno pescato tra la pattuglia dei “Fratelli” locali che spinge per ottenere la dignità di assessore. Seconda considerazione: Mariani è un onesto amministratore, che, fino a prova contraria, ha svolto il suo compitino senza demeritare: chi può fare meglio di lui? Sicuramente Renzo Piano, che però non ci pare iscritto alla sezione cittadina di Fratelli d’Italia.

E allora? Allora entra in scena Isabella Tovaglieri, che chiede che la delega dell’Urbanistica rimanga alla Lega. Una aspettativa inattaccabile sotto il profilo politico/amministrativo, se non fosse che in città gira voce che, sul Carroccio, tiri aria di rivalsa. L’obiettivo dell’eurodeputata, sempre secondo i si dice, sarebbe un altro, o, meglio, un’altra, cioè l’assessore della stessa Lega Paola Reguzzoni, sospettata (qui però ci vogliono le prove) di aver sponsorizzato alle elezioni il fratello Marco, in corsa con Forza Italia. Per dirla in un altro modo, il rimpasto di giunta diventerebbe un pretesto per una sorta di redde rationem interno.

Che, per altri motivi, si estenderebbe alla Lista del sindaco, dentro la quale il clima è bollente. Ci sarebbe, ad esempio, un Matteo Sabba desideroso di occuparsi di Commercio, giubilando chiunque pur di avere la relativa delega. In primis, l’assessore allo Sport, quel Maurizio Artusa, considerato un entusiasta divisivo o, a seconda delle prospettive, un divisivo entusiasta. Però protetto – sempre secondo i si dice – dal primo cittadino e lesto a saltare sul carro del vincitore delle elezioni nell’Alto Milanese, Mario Mantovani, al quale si rivolgono tutti, proprio tutti o quasi, per essere protetti.

Nel guazzabuglio bustocco sono finiti pure l’assessore Daniela Cerana, esponente dei Fratelli, che fatica ad emergere (clamoroso il flop a Malpensafiere per una recente iniziativa riservata agli studenti), e il suo collega Salvatore Lo Schiavo, il cui progetto di riqualificazione viabilistica ha ricevuto una sonora bocciatura. Ergo: sono tutti passibili di sostituzione, attesa, è bene ricordarlo, dai loro stessi compagni di partito che ne vorrebbero prendere il posto. Fratelli coltelli per le poltrone. Evviva.

A Busto Arsizio guardano con falsa indifferenza le segreterie provinciali del centrodestra, che considerano quanto sta accadendo come banco di prova per il 2027, quando si voterà anche a Varese e a Gallarate. Città che spartiranno con Busto i candidati a sindaco dello schieramento. Facile tirare le somme: se Busto Arsizio vi arriva politicamente indebolita, sarà più facile avanzare pretese per il capoluogo e per la contigua Gallarate. Ma deve ancora passarne di acqua sotto i ponti.

La sensazione è che tutti stiano facendo i conti della serva, piuttosto che i conti sulla sostanza dei problemi. Che non sono di sicuro il numero delle cadreghe e delle posizioni di comando, ma ben altro. A cominciare dai meriti e dalle competenze, dal coraggio e dall’onestà intellettuale di dire pane al pane e vino al vino, senza infingimenti. Qui c’è soltanto uno che può rimettere le cose al loro posto, alzando la voce: si chiama Emanuele Antonelli, il sindaco bustocco. Un decisionista “senza macchia e senza paura”, ma anche un politico che non ha niente da perdere. Si faccia sentire, per una volta esca allo scoperto, batta i pugni sul tavolo e spenga il fastidioso e improduttivo cicaleccio che non fa onore alla città. E nemmeno alla sua ipertrofica autostima di sindaco autorevole con gli attributi.

busto politica giunta – MALPENSA24