Il postino suona sempre due volte: il Milan ribussa alla Pro Patria

L'UNDER 23 ROSSONERA OPZIONA ANCHE LO SPERONI DI BUSTO

BUSTO ARSIZIO – Troppi giorni senza calcio giocato ad una piazza storica e passionale come Busto Arsizio fanno male. E allora ecco una nuova suggestione di inizio estate che sta facendo sempre parlare, da via Ca’ Bianca alla centralissima via Milano, l’appassionata tifoseria tigrotta: il possibile approdo del Milan Under 23 allo “Speroni” per le prime gare di campionato. Ma analizziamo bene la situazione

Premessa 1: Busto no in prima battuta

Il Milan aveva già bussato una prima volta alla porta della Pro Patria per chiedere la disponibilità dello “Speroni” per le gare casalinghe di campionato dell’Under 23 rossonera. La risposta, garbata, di via Ca’ Bianca era stata di rifiuto, a causa delle condizioni del terreno di gioco non tali da garantire la disputa di una partita di ogni weekend. (Ed al riguardo ci sarbbe da aprire una parentesi sulla ben poco lungimirante strategia di destinare il sintetico per gli allenamenti, anziché per il campo principale: soluzione che, con quattro potenziali gare ogni weekend, avrebbe ottimizzato gli introiti, risolvendo anche la diaspora della formazione Primavera). 

Premessa 2: Solbiate sì a braccia aperte

Il Milan si era pertanto rivolto a Solbiate Arno, trovando subito l’accordo con la Solbiatese per la disputa delle partite casalinghe di campionato dell’Under 23 rossonera, a fronte di un impegno di spesa di circa 700mila per la riqualificazione dello stadio “Chinetti” di Solbiate Arno. Insomma un colpaccio per il club nerazzurro di patron Milanese, sempre ambizioso nonostante la mancata promozione in serie D nella finale in Coppa Italia

Premessa 3: conditio sine qua non

Prima di partire con i lavori, visto anche l’ingente importo, il Milan deve però essere certo della partecipazione alla serie C. E l’ammissione sarà tale solo a fronte della mancata iscrizione di un club dei 60 aventi al momento diritto. E ad oggi, sebbene qualche società non navighi certo in buone acque, nessun sodalizio ha alzato anticipatamente bandiera bianca. Le prime scadenze di giugno, con le domande d’iscrizione da presentare entro il 4, diranno tanto, sebbene fatichiamo a credere che il Milan si sia mosso così in forze senza avere qualcosa di concreto fra le mani.

Il postino suona sempre due volte

In questa situazione in fieri si inserisce dunque una nuova opportunità per la Pro Patria. Qualora infatti i lavori di riqualificazione del “Felice Chinetti” dovessero partire solo ad ammissione certa, il Milan – per non farsi trovare impreparato – ha già predisposto un piano B, chiedendo alla Pro Patria la disponibilità per disputare le prime due gare di campionato allo “Speroni”, in attesa della messa a norma dello stadio di Solbiate Arno, con le relative omologazioni e certificazioni richieste dalla categoria.

La Pro Patria ci pensa 

Detto che l’ultima parola spetterà sempre a Patrizia Testa, di rientro in Italia nelle prossime ore, quest’ultima eventualità – ovvero un “affitto pro tempore” per un numero limitato di partite – potrebbe essere presa seriamente in considerazione per una serie di ragioni: contribuirebbe a fare un po’ di cassa, senza rovinare più di tanto il campo da gioco; porterebbe visibilità alla Pro e alla città, vista la crescente curiosità attorno a questa terza espressione a livello italiano di squadra Under 23, guidata in panchina da Daniele Bonera, in attacco da Francesco Camarda e magari anche dal bustocco Kevin Zeroli; e magari favorirebbe anche possibili collaborazioni col club rossonero, con cui c’è una ferita – seppur prevalentemente mediatica – ancora aperta, alleviata dall’amichevole del 30 luglio del 2022 fra i tigrotti del debuttante Vargas e la Primavera rossonera di Ignazio Abate.  

postino Pro Patria Milan – MALPENSA 24