BUSTO ARSIZIO – «Ignobile» e «vigliacco»: sono gli aggettivi, difficilmente equivocabili, con cui Checco Lattuada, storico esponente della destra bustocca, bolla la lettera con cui la premier e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha preso le distanze dai giovani militanti del movimento finiti nella bufera per l’inchiesta del quotidiano online Fanpage sul fascismo. «Non mi aspettavo una tale vigliaccheria verso i giovani – l’accusa – faccia la Presidente del Consiglio e non rompa le scatole ai ragazzi…».
I conti col fascismo
«Cara Giorgia, noi i conti con il fascismo li abbiamo fatti a tempo debito – scrive il Checco sul suo profilo Facebook – e fidati, li abbiamo fatti bene, spaccando il capello in quattro e andando oltre. Senza bisogno di essere cooptati, come hanno fatto con te, dall’Aspen Institute, altrimenti nota come la super loggia». Sono l’atlantismo e il filoamericanismo i peccati principali che Lattuada imputa alla premier. E «scaricare i giovani» viene considerato «un atto ignobile». Non ci sono mezzi termini nelle critiche: «Nella tua bandiera hai ancora il simbolo del partito fascista per eccellenza – sostiene Lattuada – quindi pensaci due volte prima di buttare a mare un mondo giovanile… Ma oramai sei vecchia… Assomigli a Biden e alla sua pletora imbolsita…».
Quanta acqua sotto i ponti
Come sono lontani i tempi in cui l’allora ministro della gioventù Giorgia Meloni veniva accolta alla colonia elioterapica di Busto Arsizio alla festa di Comunità Giovanile. Erano gli anni in cui Lattuada era in consiglio comunale con il PdL mentre l’attuale premier si faceva le ossa nell’ultimo governo di Silvio Berlusconi. Ora il Checco, che si è ormai defilato dal circolo bustocco intitolato a Giorgio Almirante dopo la sua clamorosa esclusione dal listino di Fratelli d’Italia per le regionali in provincia di Varese e ha rimesso la testa sulla comunità di vicolo Carpi, arriva a paragonare Giorgia a Draghi, Monti, Amato e persino a Joe Biden. «Oramai sei vecchia» sentenzia Lattuada.
“Fratelli” lontani
«La mia vicenda personale c’entra fino ad un certo punto – rivela Checco, ultimo ruolo nel partito quello di coordinatore di collegio di FdI – il problema è quello che sta facendo e non sta facendo il governo di Giorgia Meloni. C’erano tutt’altre aspettative, soprattutto in ambito sociale, invece le politiche che porta avanti non sono distinguibili da quelle di Draghi, Monti e Amato». Ma il problema non è solo nazionale, anche locale, come lo stesso Lattuada aveva già esternato tempo fa prendendo di mira l’allora coordinatrice regionale Daniela Santanchè: «È vergognoso che Busto Arsizio non abbia avuto rappresentanza alle ultime elezioni europee. Eppure quello di Busto era il circolo più numeroso e più forte della provincia, ed è riuscito ad eleggere un sindaco».
Lattuada: «Santanché ha tagliato le gambe ai “Fratelli” bustocchi e alla città»
