Ai confini dell’iperrealismo: in mostra a Laveno le nature morte di Massimo Villa

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Massimo Villa

LAVENO MOMBELLO – Una ricerca segnata fin dagli esordi da un lavoro minuzioso sull’immagine, caratterizzato da una precisione che si ferma solo un passo prima dell’iperrealismo: dal 7 al 30 giugno la galleria Ottonovecento di Laveno Mombello (lungolago De Angeli 40) ospiterà la personale dell’artista varesino Massimo Villa. Alla mostra, dal titolo “Una tazza piena di ciliegie”, si potranno ammirare ventiquattro opere realizzate con la tecnica dell’olio su tela.

La sensibilità del naturalista e l’occhio del pittore

Massimo Villa è nato nel 1974 a Varese, dove vive e lavora. Dopo la laurea in Scienze naturali all’Università statale di Milano ha continuato il suo dialogo con il paesaggio esportandolo con la sensibilità del naturalista e l’occhio del pittore: dipinti con la tecnica dell’olio su tela, sono nati i cicli dedicati al Lago di Varese e alla palude Brabbia, alle montagne e ai boschi del Varesotto.
Ha esordito nel 2002 con una sua mostra a Milano nella galleria Bonaparte, a cui sono seguite diverse personali e collettive in spazi privati e pubblici. Sei anni dopo ha iniziato a dipingere le prime nature morte, soprattutto dedicate a frutti rappresentati all’interno di contenitori in ceramica, e poi realizzati individualmente, a volte impilati come a creare piccole opere architettoniche.
L’inaugurazione si terrà domani, venerdì 7 giugno, dalle 18 alle 20; la galleria è aperta dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20.

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