Mamo Pedrani ci riprova: bustocco, è in corsa per fare il sindaco di Gignese

BUSTO ARSIZIO – Un bustocco (d’adozione) sindaco in trasferta? Dopo Pietro Pensa a Esino Lario e Federico Maggi a Colazza, ci prova Massimo “Mamo” Pedrani. Scienziato farmaceutico e musicista con la sua Mamo’s Band, è candidato sindaco a Gignese, la perla dell’Alto Vergante che considera «un luogo unico che va fatto rinascere». E dove – lui che si è formato a Busto Arsizio e ora è residente a Melide, vicino a Lugano – ha una villa e un pezzo di cuore.

La candidatura

In realtà si era candidato già un anno fa, ma entrambe le liste depositate erano state escluse per un vizio di forma, portando al commissariamento del Comune di Gignese. Tanto che alla presentazione del suo libro “Wapiti”, scritto con il giornalista bustocco Marco Linari – aveva detto, all’indomani del “pasticcio” delle liste: «Sarò in campagna elettorale per un anno intero. Avrei vinto, ma a questo punto tra un anno vincerò con il 92,7%». Ambizioso, ma ora il momento della verità sta per arrivare. Si voterà l’8-9 giugno, insieme alle Europee, e Mamo Pedrani se la vedrà con Vincenzo Titone, 66 anni, insegnante in pensione.

La sfida

«Gignese è un luogo stupendo, dal punto di vista naturalistico possiede tutto quello che si può desiderare. Ma chi, come me, lo vive sin da bambino, lo ha anche visto spegnersi inesorabilmente – rivela il candidato della Lista Pedrani-Mamo – un lento declino che ha portato via servizi, cura ed eventi. Non possiamo più accettarlo ed è per questo che ho deciso di candidarmi». Del resto Mamo – il suo soprannome che dà anche il nome al suo gruppo musicale Mamo’s Band, di cui è direttore artistico Gigi Marrese – è nato e cresciuto a Milano, si è formato a Busto Arsizio, si è affermato professionalmente da giramondo, con un piede in Svizzera (ha casa a Melide, vicino a Lugano) e l’altro – assieme al cuore – nella storica villa di Gignese.

I programmi

Ora l’obiettivo di Pedrani è rilanciare «la vocazione turistica» di Gignese, «con un festival del cinema, della cultura e della musica e un concorso tipo Master Chef per i nostri ristoratori» e «riempire la nostra bella piazza». E poi il progetto della nuova funivia del Mottarone, dopo la tragedia del 23 maggio 2021. Per Mamo «non ha più senso rifare quello che c’era», la sua idea è «una cabinovia con tappa intermedia alla Borromea».

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