Mantovani fa il pieno: c’è il popolo, non i vertici FdI. «Qui il cuore della provincia di Varese»

SOLBIATE OLONA – «Qui c’è il cuore della libertà». È quello che dice il senatore Mario Mantovani al suo arrivo all’hotel Hilton dove lo aspettano più di 400 persone in una sala gremita. Ci sono i voti, ma non l’establishment di Fratelli d’Italia. E Mantovani appena sale sul palco proclama: «La libertà la vogliamo all’interno del partito, all’interno delle istituzioni e per il popolo italiano». L’obiettivo è quello indicato da Giorgia Meloni: «Cambiare l’Europa. Sarà vero? Sapete che io ci credo».

L’intervista

«Perché proprio io? Forse aveva bisogno di un combattente come lei perché io ho combattuto contro l’invidia, la cattiveria è la disonestà di certa magistratura». Mario Mantovani sul palco è un mattatore. Prima di parlare parte un video con il sottofondo di “Vincerò”. «Mi candido, intanto perché vinco» una delle chicche della serata. Insieme a «Dio vede e Mantovani pure». Si candida apertamente a rappresentare la provincia di Varese. «In parlamento europeo un parlamentare per provincia non è possibile, e allora ci sono io – ironizza, ma non troppo – non fissiamoci sulle piccolezze e guardiamo avanti con coraggio. È il tempo del coraggio, è il tempo di Giorgia Meloni. Anche in Europa»

Mario Mantovani con l’editore di Malpensa 24 Fabrizio Iseni

L’appello

Christian Garavaglia con Fabrizio Iseni

Ricorda la sua battaglia per l’elicotteristica della provincia di Varese, con un emendamento decisivo per ripristinare la ricerca nel settore in Europa, ma anche quella, vinta su spinta dell’allora premier Silvio Berlusconi, per portare l’agenzia europea dell’alimentazione a Parma invece che a Helsinki. E ora c’è l’ideologia Green da affrontare. «Green. Te lo pronunciano con un tono che già ti fa incazzare – – ma ha un senso se collegato alle esigenze di chi ci vive, altrimenti vorremmo discuterlo». Adesso l’obiettivo è «una nuova maggioranza per dare un’impronta diversa all’Europa. Che sia gigante politico e non solo burocratico». Alla fine chiama a sé i giovani under 36 per sentire l’inno nazionale.

In platea

A scaldare la sala in attesa del suo arrivo ci aveva pensato la sua squadra sul territorio, capitanata dall’onorevole Andrea Mascaretti, eletto in provincia di Varese con Luciano Lista, Sarah Carlini, Romana Dell’Erba e Giacomo Vinoni. Al suo arrivo ha preso la parola il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia, Christian Garavaglia, a completare quella «filiera» che Mantovani vuole chiudere con la sua elezione a Bruxelles. Perché «ora abbiamo solo cinque eurodeputati – fa notare Mascaretti – ma dopo le elezioni avremo una grande squadra e abbiamo bisogno di qualcuno esperto per difendere gli interessi italiani, finora difesi malissimo». In sala ci sono tanti militanti ma pochi dirigenti. Da Busto arriva in extremis il sindaco Emanuele Antonelli, ma ci sono anche l’assessore Daniela Cerana, il consigliere Paolo Geminiani e il presidente di Agesp Energia Paolo Montani. Da Cardano il vicesindaco Valter Tomasini, da Castellanza il consigliere Giovanni Manelli. C’è anche l’ex consigliere regionale Fabio Altitonante. E poi diversi candidati alle amministrative.

Mario Mantovani fratelli d’italia – MALPENSA24