MILANO – Arrestato due volte in quattro giorni dagli agenti della polizia di Stato. Sempre per spaccio. E la seconda volta per il 30enne marocchino, irregolare in Italia, il Pm ha chiesto l’arresto. Arresto convalidato dal Gip del tribunale di Milano.
Un padre di famiglia
Per il 30enne è scattato il divieto di dimora in terra meneghina e sarà consegnato all’immigrazione per l’espulsione. L’uomo, secondo gli inquirenti, era il pusher di riferimento del parco Candia, tra via Nervesa e via Longanesi, alle spalle di corso Lodi. Quando gli agenti lo hanno ri-arrestato il 30enne, secondo quanto ricostruito, aveva appena ceduto una delle 20 dosi di eroina che aveva addosso ad un 20enne.
La rabbia di un quartiere
Davanti al giudice l’uomo ha negato tutto, mai avuto droga, solo un cellulare, descrivendosi come un padre di famiglia con permesso di soggiorno in Spagna, un contadino che lavorava nei mercati durante il periodo estivo. Contro lo spaccio al parco si era sollevato l’intero quartiere.
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