Tariffe e raccolta rifiuti a Sumirago: «Una scommessa che vinceremo»

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SUMIRAGO – «Come in tutte le scommesse si presenta un terreno accidentato e a ostacoli; ma è una scommessa che vinceremo. Ormai mancano sei mesi per terminare la raccolta dati per la tariffa puntuale di bacino e Sumirago è uno dei Comuni che ha avuto un maggiore calo nei disservizi: mentre a maggio 2023 ne erano stati segnalati 92, quest’anno nello stesso mese sono stati 21». Così il vicesindaco Mauro Croci ha risposto in consiglio di ieri, giovedì 4 luglio, alle obiezioni di Viviamo Sumirago sulle problematiche ancora da sistemare. Al momento della votazione l’aggiornamento del piano economico finanziario e la determinazione delle tariffe Tari hanno incontrato non solo l’astensione del gruppo guidato da Silvana Giamberini ma anche la posizione contraria di Pasquale D’Alessio di Meloni – Noi Per Sumirago.

Giro di boa e giro di vite

«Mi dispiace sentire che si parli di disservizi», ha aggiunto Yvonne Beccegato in merito ai diversi ritardi denunciati in assemblea da Marilena Cunati sui ritiri dell’umido, «ma ora ci troviamo a un giro di boa che dovevamo affrontare. Nel momento in cui c’è necessità non si possono aggiungere altri sacchi, come fanno alcuni, oltre al contenitore che è stato assegnato: bisogna attenersi a quello. Non ci vedo un disservizio e, oltre che sindaco, sono anche un cittadino: quando metto fuori il mio viene ritirato».
«Si tratta di un passaggio obbligato», ha poi osservato Croci, «l’Europa ci manda in questa direzione. Coinger è stata tra i primi ad avere l’intuizione, o anche la presunzione, in questo senso e sta cercando di completare la misurazione in tutte le frazioni. Oggi, dopo che è stata fornita l’attrezzatura per la raccolta dei rifiuti, c’è un giro di vite: la gente deve esporre ciò che deve esporre, non ci possono essere situazioni di irregolarità».

Distribuzione e problematiche ancora da risolvere

Come ha spiegato l’assessore al Bilancio, al momento la distribuzione per le utenze domestiche a Sumirago è stata effettuata in una percentuale vicina al cento per cento, con gli elogi dello stesso Mirko Zorzo, sindaco di Albizzate e inizialmente tra gli scettici riguardo al progetto messo in atto da Coinger: «Certamente è stata un’inevitabile fonte di disagi e ci sono ancora aspetti da sistemare; a questo riguardo gli operatori di Econord e Iseda vengono chiamati a rapporto tutte le settimane e dal 3 giugno il call center per l’ufficio reclami, prima esternalizzato, è stato reso interno alla struttura». «Quando parliamo di disservizi – ha puntualizzato Giamberini – non diciamo che manchi un servizio o che non vada bene, ma che rimangono ancora problematiche da risolvere. Avremo pazienza e vedremo cosa succederà nei prossimi mesi, a partire dalla prossima assemblea prevista a ottobre».

L’aumento delle tariffe contenuto al 6%

Viviamo Sumirago aveva già sollevato la questione Tari in merito al pagamento delle relative rate – distribuite tra 16 settembre, 16 ottobre e 16 dicembre o in un’unica soluzione nell’ultima data – non solo per il momento scelto per il pagamento unico, contemporaneo a quello di Imu e vicino a quello di Irpef, ma anche riguardo all’aumento delle tariffe, per quanto limitato al 6%: «per i cittadini non sono pochi soldi se considerati insieme alle altre imposte, e per servizi non resi al top».
«A fronte di quando ci sono giunti i dati definitivi per l’aggiornamento del piano finanziario – così la risposta di Croci – non c’era il tempo tecnico per fissare una rata a luglio, la scelta è stata di spedire i tre bollettini dopo le ferie. Purtroppo altri casi, come il Tefa, dipendono dal presidente della Provincia e da Arera; siamo comunque riusciti a contenere l’aumento, in conformità alla volontà dell’amministrazione di andare incontro alle fasce più deboli. Puntiamo ad aiutare 200 persone, riducendone la Tari o esentandole, stanziando 38mila euro – l’anno scorso sono stati 35 per 190 – e non è stato facile trovare le risorse; abbiamo mantenuto gli stessi criteri precedenti relativi a reddito Isee, numero dei componenti del nucleo familiare, reddito o pensione di cittadinanza e la presenza di un disabile al cento per cento. Per le situazioni con parametri al di fuori di questa operazione, ora blindata per il bilancio di previsione, nulla vieta di fare riferimento anche ai servizi sociali».

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