VARESE – Ha chiesto di essere ammesso al rito abbreviato (con sconto di pena garantito di un terzo in caso di condanna) lo studente Enaip, 17enne all’epoca dei fatti, che lo scorso 5 febbraio accoltellò una sua docente, 58enne stimatissima all’interno dell’istituto, pare per vendicarsi di una richiesta di bocciatura avanzata (e poi ritirata) dalla professoressa.
Lo sconto di pena
Slitta dunque a settembre il processo che avrebbe dovuto avere inizio domani, venerdì 5 luglio davanti ai giudici del tribunale dei minori di Milano. La procura, certa della ricostruzione dei fatti (all’aggressione assistettero alcuni colleghi della professoressa), aveva chiesto il giudizio immediato bypassando il filtro dell’udienza preliminare.
L’aggressione
Lo studente, con problemi comportamentali, aveva aggredito una sua docente di 58enne, con anni di esperienza nel campo dell’insegnamento alle spalle, con un coltello a serramanico da 10 centimetri di lama che il 17enne si era portato da casa.
Le accuse
Le accuse per lui sono di tentato omicidio e porto abusivo di arma bianca, la procura dei minori contesta al 17enne anche l’aggravante della premeditazione, i futili motivi e l’aver agito contro un pubblico ufficiale. Lo studente sferrò tre fendenti alle spalle della 58enne uno dei quali arrivò a lesionare un polmone. Le condizioni della donna sono apparse gravi (se una vertebra non avesse deviato il colpo al polmone le conseguenze avrebbero potuto essere anche peggiori), e fu trasportata all’Ospedale di Circolo di Varese per essere sottoposta a intervento chirurgico urgente.
Aggressione all’Enaip, la testimonianza: “Ho visto che l’accoltellava”
