Varese, l’ex Aermacchi monopolizza il consiglio. Galimberti: «Interesse di tutti»

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VARESE – Il tema dello stallo dei lavori di riqualificazione dell’ex Aermacchi ha monopolizzato gli interventi d’apertura del consiglio comunale, durati ben 45 minuti. Come prevedibile dopo le notizie degli ultimi giorni la questione è stata affrontata a lungo nell’assise che si è riunita a Palazzo Estense nella serata del 25 giugno. Il primo cittadino, interrotto nel suo intervento da alcuni contestatori, ha ribadito l’impegno dell’amministrazione affinché la rigenerazione si completi.

Si inizia dall’ex Aermacchi

Simone Longhini del Pdl ha espresso «profonda preoccupazione. Mi auguro che l’amministrazione si prenda in carico questa vicenda». Salvatore Giordano di Fratelli d’Italia, chiamato in causa lunedì da una nota del Pd, ha risposto così: «Sto facendo il mio dovere, faccio il mio mestiere di consigliere, non è opportuno che si faccia caciara su questo». Quindi la leghista Barbara Bison: «Spero che dall’amministrazione arrivi un messaggio forte e chiaro, questo progetto deve essere realizzato». Per la maggioranza ha risposto il dem Domenico Marasciulo: «Si vuole addossare all’amministrazione la responsabilità. Ma in che cosa vedete il nostro non interesse in quest’opera?».

Interesse di tutti

Quindi il sindaco Davide Galimberti: «Nel 2018 il consiglio per arrivare alla rigenerazione di numerose aree dismesse ha introdotto una norma che introduceva benefici notevoli per chi rigenerava alcune aree tra cui l’Aermacchi. Ricorderete le numerose aste andate a zero per quell’area. Con l’introduzione di quella norma l’area è stata immediatamente venduta». Quindi ha rassicurato sulla volontà dell’amministrazione affinché l’intervento proceda. «Tutti gli atti che il Comune doveva emettere li ha emessi. È interesse di tutti che l’area sia bonificata e rigenerata. L’obiettivo di tutti noi deve essere quello della rigenerazione completa di quell’intervento e per questo ci siamo attivati con Soprintendenza e operatore privato affinché si trovi la giusta mediazione tra le attività della Soprintendenza, le legittime aspettative del privato e le aspettative della città».

Intervento interrotto

L’intervento del sindaco è stato interrotto da un gruppo di contestatori presenti nel pubblico, che hanno esposto uno striscione con la scritta “Galimberti sindaco dell’insicurezza”. Lo striscione è stato subito fatto rimuovere (nella foto sotto). In merito l’amministrazione ha diffuso una nota.

La maggioranza in Consiglio comunale e la Giunta condannano l’atto provocatorio messo in atto da un gruppo di Casapound che questa sera ha fatto irruzione mentre si stava svolgendo la regolare seduta del Consiglio comunale. Questi atti da parte di forze che si richiamano al fascismo e che tentano di bloccare i normali lavori democratici di un Consiglio comunale sono segnali gravi che non devono lasciarci indifferenti. Esprimiamo dunque con forza la nostra condanna ad azioni come quella messa in atto questa sera in Salone Estense.

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Nuove tariffe per gli impianti sportivi

Tra gli altri interventi d’apertura il consigliere Simone Longhini ha presentato un’interrogazione sui problemi legati alla sosta nel parcheggio del monoblocco da parte dei dipendenti dell’Ospedale di Varese e ha sottoposto all’attenzione del Comune una petizione presentata da Il Cavedio sulla gestione di Varesecorsi. Dopo i primi quattro punti legati al bilancio è stato discusso l’aggiornamento del sistema tariffario sull’uso degli impianti sportivi. «È stato fatto un lavoro di raccordo molto positivo tra maggioranza e minoranza – ha detto l’assessore allo sport Stefano Malerba – andiamo a determinare un range di tariffe con due aspetti fondamentali. Uno è la differenziazione delle palestre in base a quattro categorie, il secondo aspetto è l’inserimento di una premialità per le società che si renderanno disponibili a iscrivere nei loro corsi atleti di famiglie con Isee inferiore a 20mila euro». Il punto è stato approvato all’unanimità.

Decoro urbano e ricordo di Cazzola

Approvata poi una modifica al regolamento di polizia urbana, che prevede per le attività sfitte l’obbligo di provvedere a ricoprire le vetrine vuote a favore del decoro urbano. Presentati due emendamenti da Luca Boldetti, con una forma diversa ma la medesima finalità. «Nel primo – ha detto – chiedo che il Comune sostenga i proprietari fornendo i pannelli in modo da avere anche un’uniformità. Nel secondo chiedo che il Comune si faccia carico di rimborsare le spese sostenute dai proprietari». Entrambi sono stati respinti. In chiusura la mozione di Luisa Oprandi (Pd) sull’intitolazione di uno spazio pubblico della città alla memoria di Ovidio Cazzola. «Una persona che ha dato tanto alla vita associativa e culturale della città con un’attività incessante – ha detto – il Castello di Belforte è stato nel suo cuore». Parere positivo da parte della giunta. «Se Varese ha ottenuto il finanziamento dal Ministero della cultura per sistemare il castello è frutto anche degli stimoli dell’architetto Cazzola», ha detto il sindaco. Favorevole anche l’opposizione: la mozione è stata approvata all’unanimità.

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