Varese, il futuro di via Spinelli è ancora da scrivere. Nuovi test sul traffico in vista

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Un'auto transita in via Spinelli davanti all'ex Caserma: si ragiona sul futuro della via

VARESE – Una decisione definitiva sulla chiusura di via Spinelli il Comune di Varese non l’ha ancora presa. Lo ha confermato l’assessore alla mobilità Andrea Civati questa sera, lunedì 24 giugno, nel corso di una commissione dedicata proprio al futuro della viabilità nel comparto dell’ex Caserma Garibaldi.

Lo studio

Civati ha spiegato l’attività svolta fin qui dal Comune prima di poter arrivare a prendere una decisione in merito. «Sono state testate alcune soluzioni e ancora verranno testate, si tratta di un tema estremamente tecnico come lo studio della viabilità», ha detto. Le soluzioni sono diverse: la prima è la chiusura di via Spinelli con il contestuale allargamento di via Pavesi, la via parallela che corre sull’altro lato della caserma. La via potrebbe diventare così a doppio senso, nella stessa direzione o alternato, con la possibilità di un semaforo all’incrocio con via Magenta. «Dal punto di vista dei flussi di traffico questa soluzione è sostenibile – ha assicurato Civati – non si genererebbero accodamenti negli orari di punta tali da fare andare in crisi la viabilità, né col senso unico su via Pavesi né con il doppio senso sulla stessa via».

Il problema rampa

Per la chiusura di via Spinelli si pone però il problema della rampa d’uscita dal parcheggio sotterraneo situata proprio di fianco alla facciata dell’ex caserma. «Non si può ipotizzare la chiusura di via Spinelli senza uno spostamento della rampa, ci sono diverse soluzioni ma sono tutte costose. Forse il bilanciamento di interessi tra un impegno economico gravoso e la chiusura di via Spinelli ci pone a pensare che forse quella rampa di uscita almeno in questa fase è più sensato che rimanga. A questo punto se si vuole favorire una pedonalità tra caserma e piazza si dovrà ragionare sul tratto finale della via, all’incrocio con via Magenta».

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La seduta della commissione: l’assessore Civati fa il punto

Nuovi test in vista

La decisione non sarà imminente, perché l’amministrazione intende ragionare sulla base dei dati aggiornati della viabilità. Il tempo c’è del resto: «I lavori sull’intorno della caserma non sono ancora stati appaltati – ha sottolineato Civati – e fanno parte di un lotto finale». L’idea è dunque quella di testare nuovamente queste soluzioni viabilistiche anche alla luce della novità della viabilità in ingresso in città, «e riaggiornare nuovamente queste soluzioni di cui abbiamo parlato alla luce di uno scenario viabilistico più consolidato in conseguenza della conclusione dei lavori su largo Flaiano, cosa che si farà da settembre in poi quando tutte le opere saranno finite e ci saranno delle abitudini consolidate su largo Flaiano. Con il 2025 potremo tornare su questi ragionamenti con più cognizione e ridiscutere queste opzioni». Infine non chiude alla possibilità di lasciare la via Spinelli aperta. «Per uno sviluppo urbanistico di tutta l’area ritengo che sia importante mettere in condizione ai pedoni di muoversi in modo più agevole: questo non significa necessariamente chiudere alla viabilità carraia, ma ci possono essere altre soluzioni come ad esempio semafori pedonali più accessibili».

L’idea sovrappasso

Da parte della minoranza sono state espresse perplessità in merito all’ipotesi della chiusura di via Spinelli, di cui tra l’altro il consigliere comunale Luca Boldetti aveva già chiesto una proroga. La leghista Barbara Bison ha sottolineato la preoccupazione per gli effetti del traffico sulle vie limitrofe, mentre Eugenio De Amici ha proposto la suggestione di un sovrappasso. Opzione sottolineata anche da Franco Formato di Varese Ideale. Anche Luca Paris del gruppo misto ha espresso qualche perplessità sulla soluzione di via Pavesi. Chiusura dell’assessore Andrea Civati. «Recepisco le vostre preoccupazioni che sono anche le nostre e ribadisco che una decisione non è ancora stata presa. I dati di questo momento ci dicono che il flusso di traffico di auto che passano su via Spinelli è di meno di 400 veicoli all’ora quando la via san Michele va oltre i 1500 veicoli. La coda è data dalla durata di rosso e verde. Bisogna lavorare non tanto sulla larghezza delle carreggiate ma sulla ricalibrazione dei flussi di traffico che verrebbero lavorati in maniera diversa e dando maggior verde su via Pavesi».

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