Corte dei conti e «accordi verbali», Vergiate 2030 denuncia: «Stile sfacciato»

Romano Balzarini

VERGIATE – «Il sindaco si metta il cuore in pace: quando non vedrò tutto chiaro e le spiegazioni non sembreranno soddisfacenti, ricorrerò a tutti gli strumenti che la Costituzione – su cui lui ha giurato – mi mette a disposizione. È un mio diritto e dovere». Così il consigliere di minoranza Romano Balzarini (Vergiate 2030) chiede «rispetto» al primo cittadino Daniele Parrino. «Con il suo atteggiamento irrispettoso, costringe l’opposizione a fare segnalazioni. Non fornendo risposte né serie né valide», dice. Due i temi su cui fa riferimento, trattati in aula all’ultimo consiglio comunale: un esposto alla Corte dei conti – poi archiviato – per un’operazione finanziaria effettuata dall’azienda speciale Asssv e l’accusa di approvare delibere su «accordi presi verbalmente».

La vicenda della Corte dei conti

Il primo episodio prende spunto dall’approvazione del bilancio consuntivo di Asssv. Riferimento che va, appunto, a un controllo della Corte dei conti – poi archiviato – sulla vendita di alcuni locali in via Vittorio all’azienda speciale che gestisce la farmacia comunale. Vicenda che risale a inizio 2023: «Nel marzo di quell’anno, nella sua relazione del bilancio di previsione, il direttore generale scrive che avrebbe usato come fonte di finanziamento – per trovare 400 mila euro da dare al Comune – l’anticipo di tesoreria, strumento da usare in via eccezionale». Precisando che «un suo utilizzo non corretto  è un comportamento difforme a una sana e prudente gestione finanziaria». Balzarini, dopo aver sollevato la questione, nel luglio 2023 incalza: «Siccome è nebbia fitta sull’operazione finanziaria, viene presentato un esposto allo Corte dei Conti». Nel frattempo, tale manovra «si chiude e con modalità del tutto diverse da quelle sbandierate». Quindi la domanda provocatoria: «Come mai, nel giro di pochi mesi, è stato completamente abbandonata l’opzione dell’anticipo di tesoreria, che era stata definita la più conveniente? Adesso però il sindaco sbraita in consiglio comunale, irrispettoso verso l’opposizione. Mentre dovrebbe solo ringraziarla, perché gli ha segnalato una prassi – a nostro parere e con tutte le sentenze trovate – non corretta, pericolosa e che finalmente è stata abbandonata».

«Accordi presi al bar»

L’altro punto su cui si sofferma Balzarini fa riferimento sempre all’ultimo consiglio comunale. L’accusa e sullo «stile amministrativo sfacciato del sindaco» in merito a una proposta di delibera. La richiesta, dice l’esponente di Vergiate2030, era di «sdemanializzare una porzione di strada ormai abbandonata, in quanto due privati avrebbero chiesto al Comune di poterlo comprare». E ancora: «Peccato che nello lettera allegata, i privati non manifestano in alcun modo lo volontà di acquisto». Dopo aver chiesto il ritiro del documento, Balzarini riporta la controproposta: «Il sindaco ha detto testualmente che “hanno manifestato la volontà verbale di acquisire una porzione di relitto stradale: ci sono state delle interlocuzioni con il responsabile dell’Area Tecnica, non c’è un documento scritto ancora, sono cose che arriveranno successivamente“». E affonda: «Oggi a Vergiate si possono approvare delibere che si fondano su accordi presi verbalmente con i privati nei corridoi di palazzo o forse al bar. Se sta bene così alla maggioranza, non sta bene all’opposizione».

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